Politica scolastica

I 5000 internalizzati ATA chiedono il completamento orario

Riportiamo la lettera dei 5 mila internalizzati Ata, gli ex enti locali assunti nei ruoli della scuola, che chiedono il completamento orario.

I 5000 internalizzati a part-time si rivolgono allo Stato di cui fanno parte, ai Sindacati che hanno il compito di difendere i diritti dei lavoratori, alla politica che ha il dovere di deliberare, per chiedere il rispetto di un diritto costituzionale sancito dall’art 3 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti la legge… Ed E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Noi assunti  part-time vogliamo la sicurezza di un reddito, perché i mutui accesi in un momento in cui potevamo far fronte, le utenze, le spese quotidiane per la nostra sopravvivenza e quella delle nostre famiglie (e tanti di noi come ben sapete siamo monoreddito) non può che essere l’UNICA e sola risoluzione ad un problema gravoso e all’avere quello che questa internalizzazione a metà ci nega, il DIRITTO alla continuità reddituale (vedi parere CSPI e richieste sindacali).

NON chiediamo assistenzialismo, ne soluzioni momentanee, che non ci darebbero comunque una prospettiva di vita serena e tranquilla per il nostro sostentamento di padri e madri di famiglia.

Chiediamo da dipendenti di questo Stato gli stessi diritti costituzionali che vengono riconosciuti a tutti i precari: IL DIRITTO AL COMPLETAMENTO ORARIO per gli assunti part-time.
L’assunzione part-time non è mai esistita nella scuola e mai è stata prevista. Lo è solo per noi! Lo è stato solo per noi!
Per il personale a tempo indeterminato è una scelta del lavoratore, al contrario, a noi è stato imposto con la Legge145/2018.
Altro non chiediamo che il diritto al completamento orario da parte dei lavoratori con contratto part time, chiedendo che nella circolare annuale sulle supplenze venga stabilità una priorità di questo personale sulle supplenze annuali, brevi e saltuarie, al fine di arrivare al completamento orario.
Questa proposta, a ”costo zero”  non solo risolverà la “continuità reddituale, ma rappresenta una soluzione stabile che restituisce dignità a tutti i lavoratori ATA internalizzati, in attesa che si arrivi alla trasformazione definitiva dei contratti part time in full time.
Ci auguriamo che per settembre, con l’apertura delle scuole e con l’affrontare le numerose difficoltà in cui si troverà la Scuola, per l’emergenza Covid, ci sia una norma già approvata per non danneggiarci ancora di più e ulteriormente sia come lavoratori che come uomini e donne.
Redazione

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