L’educazione rischia di diventare “anti-pedagogica”, perché i piccoli sono tenuti “agli arresti domiciliari o scolastici” e non si dà loro la possibilità di fare esperienza “di inciampare, di capire che la realtà a volte è anche ruvida”. Eppure le ricerche scientifiche dicono che “l’ambiente outdoor” può far stare meglio i bambini, può aiutare loro a imparare meglio. Inoltre l’attività fisica è un toccasana contro l’obesità. Il Comune e l’Università di Bologna hanno per questo motivo organizzato un convegno intitolato “Outdoor education, l’educazione sicura all’aperto” e che si svolgerà sabato al teatro Testoni. Dicono gli organizzatori: “In Italia è la prima volta che si parla di questo tema e il convegno servirà per lanciare una sperimentazione a Bologna con gli educatori, rendendoli consapevoli di questa urgenza, in modo che coinvolgano anche i genitori”. “La nostra generazione è ‘ammalata’ di eccesso di sicurezza verso i bambini e gli educatori hanno molto timore che i piccoli, stando fuori, si facciano male e che la responsabilità ricada in toto su di loro”.
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