I bambini italiani tra i più seguiti al mondo, le madri poco tutelate
Migliorano le condizioni di vita dei bambini e delle madri italiani: nella particolare classifica di “Save the Children” che sonda, a livello mondiale, il benessere dei giovani e delle loro madri, il nostro Paese rispetto all’anno scorso ha infatti guadagnato tre posizioni posizionandosi al 16simo posto. In base al dossier presentato dall’organizzazione internazionale, i Paesi che tutelano maggiormente i bimbi e le mamme risultano ad oggi la Svezia, seguita da Norvegia e Australia. All’estremo opposto il Niger, ultimo in graduatoria. Per stilare la speciale graduatoria l’organismo ha relativi alla salute, l’educazione e alla condizione economica delle madri e dei bambini verificato i parametri relativi alla salute, l’educazione e alla condizione economica delle madri e dei bambini. Il miglioramento fatto registrare in Italia si deve all’accresciuta presenza delle donne nel governo nazionale, passate dal 17% del 2008 al 21% nel 2009. Ma il dato che contraddistingue in positivo il nostro Paese, secondo solo all’irraggiungibile Svezia, è quello riguardante i parametri relativi ai bambini: per il basso tasso di mortalità infantile, ma anche l’elevato tasso di iscrizione alla scuola per l`infanzia e alla scuola secondaria inferiore.
La nostra Penisola si difende bene, inoltre, anche per quanto riguarda il supporto allo sviluppo della prima infanzia, attestandosi nella zona A (quella più alta) della classifica, rispettando 4 dei 10 parametri considerati.
“Negli ultimi anni – spiega Valerio Neri, direttore di “Save the Children Italia” – l`Italia si è sempre collocata a metà del gruppo dei paesi più sviluppati, registrando livelli di eccellenza, rispetto agli indicatori della salute dei bambini”. Decisamente peggiore, invece, la situazione relativa agli indicatori del benessere delle madri: se si focalizza l’attenzione sul ricorso alla contraccezione, sull’assistenza alla maternità e sul rapporto fra i salari degli uomini e quelli delle donne, il nostro Paese precipita infatti al 24esimo posto. “Sebbene questi dati riportino un quadro sostanzialmente positivo – ha commentato sempre il direttore Neri – la condizione di salute delle mamme appare più incerta di quella dei bambini in Italia”. Un dato, quello della trascuratezza verso le donne italiane, che andrebbe bene evidenziato. Soprattutto ai nostri governatori.