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I banchi singoli non sono nuovi arredi: li devono richiedere le scuole che hanno necessità

I banchi monoposto anti contagio devono essere acquistati dalle scuole che ne hanno veramente bisogno. Può sembrare una banalità ma è uno dei punti fondamentali della vicenda dei banchi singoli da utilizzare per il ritorno a scuola.

Ecco perché il commissario straordinario Arcuri ha chiesto specifiche per consegnare i banchi entro il prossimo 7 settembre.

La richiesta delle scuole: c’è tempo fino alle 19 di martedì 21 luglio

Il Ministero, come sappiamo, ha inviato a tutti i dirigenti scolastici una Nota datata 17 luglio 2020, dalla quale si evince la richiesta impellente ai presidi di far pervenire all’amministrazione centrale informazioni sulle necessità pratiche relative ai banchi 2.0 sempre stretto giro di posta.

Ricordiamo che è stata concessa una proroga alle scuole: i dirigenti scolastici avranno tempo fino alle ore 19 di martedì 21 per completare le segnalazioni relative ai banchi monoposto necessari per la ripresa delle lezioni in presenza a settembre.

E’ vero che è stata aperta una gara per l’acquisto di circa tre milioni di banchi singoli, circa la metà del totale delle classi italiane, ma è anche vero che non tutte le scuole avranno bisogno di tali banchi monoposto.

Il banco monoposto andrebbe ad assommarsi alle mascherine e al gel per sanificare le mani, come strumento o dispositivo teso a mantenere la sicurezza e il distanziamento necessario per prevenire il contagio a scuola.

I banchi singoli non sono nuovi arredi: servono per la sicurezza

Tuttavia, da Viale Trastevere hanno più volte ribadito che “se una scuola è già a posto, non è previsto che vengano acquistati banchi ulteriori. Quindi, si tratta di una modalità da attuare e seguito della rilevazione di ogni scuola. Ed in ogni caso – specifica la fonte ministeriale – l’acquisto dei banchi non servirà di certo per rinnovare l’arredo”.

Quindi il banco monoposto anticovid dovrà essere acquistato laddove esista la reale necessità.

Ci sono infatti scuole moderne e di recente costruzione che posseggono già molti spazi e che, come abbiamo riportato in un altro articolo, possono fare benissimo a meno dei nuovi banchi singoli. 

Discorso diverso per altri edifici scolastici datati: in quel caso l’acquisto del banco monoposto diventerebbe indispensabile per permettere il distanziamento necessario.

Banchi monoposto: una spesa non indifferente

D’altronde, questi banchi non costano affatto poco, anzi, tutt’altro: prendiamo un istituto superiore di circa 1500 alunni. Mettiamo il caso che si decida di acquistare 1000 di questi banchi singoli, il costo per una singola scuola, considerando il prezzo di mercato di questi banchi che oscilla fra i 200 e 300 euro o 400 come scritto prima, sarà di 200-300 mila euro solo per i banchi singoli. A questo punto va da sé che una spesa del genere, se non è indispensabile, risulta inutile farla. Ma questo i dirigenti scolastici lo sanno bene.

Ma il banco singolo è anche una innovazione didattica

Certamente le scuole dovranno decidere con oculatezza se acquistare i banchi singoli o meno. Eppure, nei giorni scorsi, la stessa Ministra Azzolina ha anche lanciato una nuova prospettiva per questa tipologia di banchi: “Comprare nuovi banchi è il modo migliore che abbiamo per guadagnare spazio”. Ma è anche vero, ha aggiunto, che “i banchi oggi ci servono per distanziare ma un giorno anche per avvicinare: sono pensati per una innovazione didattica”.

Quindi, un investimento per il futuro, secondo Lucia Azzolina.

Per ipotesi, se alcune scuole decidessero di investire sul futuro ma non presentino necessità per settembre, e queste scuole facessero comunque richiesta? Dato che i banchi saranno per la metà delle classi italiane, non ci sarebbe il rischio di togliere banchi singoli a chi ne avrebbe maggiormente bisogno per soddisfare prospettive future?

 

 

Fabrizio De Angelis

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