Grande caos tra gli aspiranti dopo la pubblicazione sul sito web del Ministero della Pubblica Istruzione dei testi dei bandi della scuola secondaria. E’ la prima volta nella storia, che la Pubblica Amministrazione divulga “ufficialmente” dei testi non ancora firmati. Si tratta, infatti, di vere e proprie bozze da rivedere e controllare che potrebbero indurre in errore parecchi candidati, inducendoli a presentare le domande prima dell’apertura dei termini (il che causerebbe l’esclusione dal concorso).
Anche per quanto riguarda i Programmi e le relative le prove dei concorsi, emanati col D.M. n. 357 dell’11 agosto 1998, i testi che si possono "scaricare" dal sito del Ministero della P.I. non corrispondono esattamente con la versione definitiva pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (che è quella che fa fede). Ad esempio nei programmi di alcune importanti classi di concorso, come la 17/A – Discipline economico-aziendali; la 19/A – Discipline giuridiche ed economiche; la 34/A – Elettronica; la 35/A Elettrotecnica ed applicazioni; la 42/A Informatica, sono state eliminate, nella stesura della Gazzetta Ufficiale, tutte le parti relative agli "Elementi di didattica" e alla "Programmazione e progettazione didattica". Anche il programma dell’Ambito Disciplinare n. 5 – Lingue e civiltà straniere ha provocato parecchie perplessità, soprattutto fra gli "addetti ai lavori", perché nella prova scritta, che "consiste in risposte articolate a quesiti e in argomentazioni su un testo letterario", inspiegabilmente, non è presente alcuna indicazione che suggerisca (come nei concorsi precedenti) un’utilizzazione del brano in chiave metodologico-didattica da parte del candidato. Tali modifiche e tali dubbi non rappresentano certamente dettagli trascurabili per coloro che magari hanno già iniziato da tempo la preparazione sulla base di programmi divulgati in maniera non precisa.
Avremmo voluto non contribuire ad aumentare lo stato di confusione, ma a causa delle continue e pressanti richieste da parte degli aspiranti candidati, non possiamo far altro che… copiare il Ministero, pubblicando anche noi le bozze dei bandi (in attesa dei testi definitivi).