Le foreste, note per l’equilibrio con cui riconfigurano gli ecosistemi devastati o seriamente compromessi dalle attività umane, risultano fondamentali anche per le riserve di ossigeno che detengono, assieme ai fitoplancton che in maniera ubiquitaria popolano i nostri oceani.
Data l’estrema rilevanza di questi sistemi ecologici, produttivi ed ecosistemici, l’Istituto omnicomprensivo “Europa” di Milano ha previsto e messo in pratica, all’interno della propria programmazione didattica, delle lezioni dedicate alle foreste e ai boschi, centrandone, attraverso laboratori dedicati, gli aspetti dendrologici e dasologici, nonché ecologici; al centro anche l’effetto che i cambiamenti climatici in atto possano avere sulla flora e sulla fauna che popola tali aree del pianeta, minacciate da deforestazione, agricoltura intensiva e necessità estrattive.
I laboratori didattici si svolgono, in cooperazione con il WWF, anche presso l’area protetta del bosco di Vanzago: questi per fornire ai discenti degli elementi fattivamente pratici ed empirici, legati allo sviluppo, alla cura ed alla manutenzione delle foreste.
Le uscite organizzate, quasi a livello escursionistico, nei boschi protetti dal WWF della Lombardia rendono l’iniziativa del tutto nuova rispetto ai corsi precedenti erogati per gli studenti di un istituto paritario superiore. L’obiettivo, oltre a quello di fornire degli elementi, delle pillole base per interpretare le evoluzioni e i cambiamenti delle aree boschive è anche sensibilizzare gli studenti, futuri cittadini responsabili, sui temi dell’inquinamento, del dissesto idrogeologico indotto o meno, dei cambiamenti climatici epocali e degli effetti sugli ecosistemi e sui modelli di sviluppo, decisamente da revisionare radicalmente.
Gli studenti si occuperanno anche di mettere a dimora alberi di tiglio, farnia e leccio (genere Quercus) per il rimboschimento artificiale di alcune porzioni delle aree protette dal WWF.
Il corso proposto, cofinanziato dall’Istituto omnicomprensivo paritario “Europa” e dal progetto EDIFOR, presenta finalità ambiziose, che vanno ben oltre alla sensibilizzazione degli studenti relativa ai temi già proposti. “L’obiettivo è formare gli adulti di domani, in maniera strutturata e coinvolgente, sul tema cruciale del patrimonio boschivo – spiega Ilaria Doimo, project manager di ETIFOR – di cui va compreso il complesso funzionamento, trattandosi di un micro-contesto che è specchio di dinamiche climatiche globali”. “Dopo il primo anno di test intendiamo piantare un albero per ciascuno studente – fa presente Mariolina Esposito, presidente del CDAdi Scuola Europa – dando così vita a un vero e proprio bosco della scuola. Entro dieci anni, ci piacerebbe rendere l’istituto climate positive, ovvero in grado di catturare con la sua foresta più CO2 di quella emessa, in linea con i Sustainable Goals dell’Agenda 2030 dell’Ue che perseguiamo con diverse attività”.…
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