Niente da fare: i cacciabombardieri F35 non si possono toccare, di conseguenza i mega-finanziamenti statali necessario al loro acquisto e mantenimento non si possono dirottare alla scuola. Le parole del ministro Renzi elle scorse settimane, che aveva indicato proprio negli F35 del ministero della Difesa il versante statale che avrebbe foraggiato scuola e ricerca, si sono sciolte come neve al sole.
Almeno a sentire il capogruppo di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto, secondo cui il 24 settembre “la maggioranza e il governo hanno truffato il Parlamento. Oggi sono state votate le mozioni sugli F35: Sel era per la cancellazione del programma d’acquisto, il PD per il dimezzamento del programma, Forza Italia con Brunetta per mantenere lo status quo. Si è riusciti ad evitare che passasse la cancellazione, a far passare il dimezzamento e a far passare lo status quo. Quale posizione ha prevalso? Su quale linea si attesterà il governo? Lo chiediamo al Presidente del Consiglio Renzi perché gli italiani lo devono sapere”.
“Dopo quanto accaduto oggi alla Camera verificheremo tutti gli atti del governo. Per Sinistra Ecologia Libertà la battaglia per la cancellazione del programma di acquisto del cacciabombardiere F35 non finisce oggi. Ci sono nel Paese tante donne e uomini che chiedono una svolta sul piano economico e sociale, che chiedono che i 14 miliardi vadano alla scuola, al welfare alla ricerca scientifica che non si fermeranno”, continua Scotto. Che poi conclude: “Non si può occultare al paese una verità: gli F35 non servono a nulla. Renzi scelga di utilizzare il sito internet sui mille giorni e apra una consultazione online con i cittadini. Vediamo cosa pensano gli italiani, se sono per la cancellazione degli F35 o per questo gioco di prestigio a cui oggi ha assistito il Parlamento”.
In effetti, la proposta di Sel è condivisibile: poichè il Governo Renzi è prodigo di iniziative tendenti alla consultazione della cittadinanza, perchè non interpellarla anche sugli F35? Forse perchè l’esito, probabilmente non favorevole al mantenimento o al rafforzamento dell’attuale flotta di cacciabombardieri, potrebbe poi non trovare compimento?
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