I promotori dell’iniziativa hanno inviato una lettera a tutti i vescovi degli Stati Uniti, dove affermano: “Crediamo che applicare il Common Core sarebbe un grave colpo all’educazione cattolica in America. I parametri del Common Core sono così profondamente viziati che non dovrebbero essere adottati dagli istituti cattolici, e quelli che li hanno proposti e appoggiati dovrebbero “cercare di fare una retromarcia ordinata adesso”.
Secondo quanto riporta LA Stampa, i Common Core sono nati con l’intenzione di stabilire dei criteri educativi uniformi nei differenti Stati che compongono l’Unione. Un’idea nata in seno all’associazione dei National Governors e dall’organizzazione dei Chief State chool Officers. La fondazione Bill e Melinda Gates è tra i maggiori finanziatori, con un budget di 160 milioni; e il tutto è fortemente voluto e appoggiato dall’amministrazione Obama.
Negli ultimi tre anni più di cento diocesi cattoliche hanno deciso di applicare i Common Core, così come 45 Stati e il District of Columbia, che ospita Washington. Secondo gli studiosi firmatari della lettera Il Common Core è una “ricetta per la preparazione di forza lavoro standardizzata” che “cortocircuita” gli obiettivi dell’educazione cattolica.
Il programma riduce lo “studio della narrativa classica a fiction” privilegiando i “testi informativi”. In questo modo la lettura si riduce a “un’attività servile”, che non spinge a esplorare “la creatività umana, le grandi lezioni della vita, la tragedia, l’amore, il bene e il male, il ricco tessuto di storia che costituisce la trama dei grandi lavori di fiction, e le storie di sacrificio di sé e di compassione nei lavori dei grandi scrittori che hanno modellato la nostra letteratura culturale nei corso dei secoli”.
Fra i firmatari ci sono Robert George della Princeton University, Anthony Esolen del Providence College, Scott Hahn dell’ University of Steubenville, Patrick Deneen dell’University of Notre Dame, David Schindler della Catholic University of America, and Janet Smith del Sacred Heart Major Seminary.
I firmatari, nella lettera inviata a tutti i vescovi statunitensi, lamentano che il Common Core manca della “ricca tradizione della scuola cattolica americana tesa a formare cuori e menti degli allievi. In quella tradizione l’educazione porta i ragazzi alla parola di Dio. Offre una solida base di conoscenza e aguzza le capacità di ragionamento… L’educazione in questa tradizione forma uomini e donne capaci di discernere e di seguire il loro cammino di vita e che sono pronti a difendere la verità, la loro Chiesa, le loro famiglie e il loro Paese”.
Suor John Mary Fleming, direttrice esecutiva dell’educazione cattolica presso la Conferenza episcopale Usa, ha dichiarato che il Common Core va visto non come un soffitto, ma come un pavimento, e che non ci si vuole fermare lì. Ma il dibattito è molto aperto e acceso, anche perché finora sono stati resi noti i parametri di matematica e di inglese, ma secondo i critici nelle altre aree “verranno promosse le ortodossie filosofiche dominanti”, e fra di esse “una metafisica materialista” incompatibile con i valori cattolici.
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