Genitori, commercianti e cittadini di San Gemini (provincia di Terni ) si sono dati appuntamento in piazza per manifestare. Alla base della pacifica protesta, una problematica che dal paese sollevano da tempo.
Vogliono che le scuole dei loro figli siano sicure. Già nel marzo scorso, attraverso una lettera aperta, i genitori degli alunni della scuola A. Volta dichiaravano: “Siamo venuti conoscenza (in data 17 marzo) che l’indice di vulnerabilità sismica della scuola è passato dall’ 1.2 della relazione del 2006 allo 0.026 della nuova integrazione datata 26 Gennaio 2017″.
A tal riguardo in un articolo pubblicato in un sito web locale si scrive: “Con relazioni alla mano, pronte per essere presentate al sindaco, i genitori tengono a ribadire che non solo c’è un indice di vulnerabilità dell’edificio estremamente basso, ma che manca anche il cordolo al primo livello (ndr. il calcestruzzo inserito per tutto lo spessore del muro in corrispondenza del piano d’imposta del solaio). L’istituto – sempre secondo le loro relazioni – è a rischio sfondellamento e le analisi non sono ancora state completate. Ci siamo trovati di fronte ad una relazione di vulnerabilità sismica che denunciava, relativamente al chiostro, anche gravi criticità sui pilastri. Quindi uno stato di cose non certo tranquillizzante per le circa 150 persone che ogni giorno frequentano l’edificio”.
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