Nel corso della pandemia l’Unione Europea é passata da politiche restrittive a politiche espansive. Il Recovery Fund con l’emissione di Eurobond ha avviato una politica economica incentrata sulla spesa pubblica in deficit, in controtendenza rispetto alla fase dell’ “austerità”. Tale svolta va resa strutturale, a partire dalla cancellazione del debito pubblico detenuto dalla BCE e dalle Banche centrali nazionali, che per l’Italia ammonta al 20% del debito complessivo. Ma il PNRR italiano e degli altri paesi non costituisce invece una svolta nell’uso pubblico e sociale dell’ingente massa di denaro. Con lo sciopero generale dell’11 ottobre i COBAS puntano ad una radicale inversione di tendenza in tale uso, rivendicando:
Contro la repressione degli scioperi e delle lotte sociali, per una vera democrazia nelle aziende, contro il monopolio dei sindacati concertative sui diritti sindacali.
Con questa piattaforma, i COBAS hanno convocato, insieme a tutto il sindacalismo conflittuale, lo sciopero generale dell’11 ottobre e manifestazioni locali nelle principali città. A Roma, in particolare, si svolgerà un corteo che partirà da P. della Repubblica (ore 10)
COBAS – Confederazione dei comitati di base
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