Finalmente può dirsi così vinta la lunga battaglia giudiziaria incominciata lo scorso anno con un’istanza di accesso agli atti formulata dai Cobas Scuola Cagliari a tutela di una docente precaria, cui fece seguito un ricorso alla Presidenza del Consiglio e infine un ricorso al TAR Lazio culminato con l’ordinanza n. 4816/2022 pubblicata il 21 aprile scorso, con la quale si ribadiva “l’obbligo dell’amministrazione di consentire l’accesso agli atti indicati nell’istanza di parte ricorrente”, condannando l’amministrazione all’ostensione del “documento” informatico. Il Ministero, in base a quanto dispone l’Ordinanza Ministeriale n. 112 del 6 maggio 2022, ha proceduto anche per quest’anno all’individuazione degli aventi diritto ed al conferimento delle nomine di supplenza per mezzo di un software informatico, e così è intenzionato a fare per il futuro. Il sindacato Cobas ha raccolto, come lo scorso anno, moltissime lamentele da parte delle insegnanti e degli insegnanti che non hanno ricevuto nessun incarico, e perciò rimanendo disoccupate, pur vantando una posizione in graduatoria che aveva loro garantito gli scorsi anni di lavorare con incarichi annuali o aventi termine al 30 giugno.
È stata così reiterata l’istanza di accesso agli atti, e il Ministero ha finalmente consegnato il file sorgente ai Cobas Scuola Cagliari contenente le istruzioni impartite al programma informatico per le nomine di supplenza da GAE/GPS. Sarà così ora possibile capire come procede il software utilizzato dal Ministero e soprattutto se lo stesso abbia operato correttamente o se la procedura sia viziata in nuce, di conseguenza si potrà verificare se le nomine sono illegittime in quanto non hanno rispettato la posizione degli aspiranti presenti in graduatoria come denunciato dalle precarie e dai precari stessi. Il file è ora al vaglio degli esperti informatici che dovranno verificarne il funzionamento.
Avendo a disposizione il file sorgente del software, che fino ad ora il Ministero si era sempre rifiutato di rendere pubblico, le/i numerose/i insegnanti precarie/i, ingiustamente scavalcate/i e rimaste/i senza lavoro, da oggi, con i COBAS, potranno difendere meglio le proprie ragioni in tribunale. Resta immutato il problema essenziale: se l’algoritmo si adegua alle norme attualmente vigenti dell’ordinanza ministeriale 112/2022, le nomine online sono condannate a priori a seminare una catena infinita di ingiustizie, perché di fatto seguono un meccanismo di nomine puramente casuale, indifferente al punteggio, cioè ai titoli culturali e all’esperienza maturata sul campo degli aspiranti docenti. L’effetto prodotto, sotto gli occhi di tutti è in palese contrasto con gli intenti ipocritamente dichiarati da un ministero che da tempo ha abbandonato la cura dell’istruzione pubblica in quel poco che resta della Repubblica italiana.
Cobas Scuola Cagliari
pubbliredazionale
Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…
Nei giorni scorsi, in una intervista rilasciata a La Stampa, il ministro della Cultura Alessandro…
Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…
I sindacati della scuola che non scioperano il 29 novembre stanno dando un segnale di…
La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…
Entro la fine del 2024, gli aspiranti docenti iscritti ai percorsi universitari accademici autorizzati dal…