Sono 509.307 i maturandi che quest’anno si presenteranno agli esami di maturità. 12.865 le commissioni per un totale di 25.606 classi coinvolte.
Mercoledì 20 giugno si terrà la prima prova, quella di italiano: si parte alle 8.30 per una durata massima di sei ore. Giovedì 21 sarà la volta della seconda prova: matematica allo scientifico e greco al classico.
Secondo un sondaggio di Skuola.net la traccia favorita è Pirandello, non “esce” dal 2003. Poi Svevo (uscito nel 2009) e Ungaretti (2006 e 2011).
Le tracce del tema sono state già decise dagli esperti del Miur il 3 maggio scorso. In un’intervista a La Repubblica interviene Luca Serianni, professore di storia della lingua italiana alla Sapienza di Roma. Il noto docente ha guidato per il Miur la task force sull’italiano: “Penso che il nuovo ministro, Marco Bussetti, non cambierà le tracce anche solo per ragioni di tempo”.
I consigli
“Consiglierei di non inseguire la caccia all’autore o all’argomento. Conta il senso critico e quello che si è imparato negli anni di scuola. Come prepararsi? Leggendo editoriali di giornali e riviste come Limes o Internazionale su temi ampi di geopolitica, questioni etiche e sociali. Non è mai accaduto che escano temi sull’attualità politica più stretta, ma si dia un’occhiata al mondo”.
Così si cambia nel 2019
“Non sarà uno stravolgimento, ma solo una prova che serva a valutare di più la capacità di comprensione del testo suggerendo anche brani di prosa, non solo letterari. Altra indicazione è sugli autori: non solo del Novecento, ma dall’Unità di Italia in avanti. Verga, ad esempio. Poi riduzione dei documenti in appoggio al saggio argomentativo, altrimenti i maturandi rischiano il collage di pezzi e scompare lo spirito critico”.