Come prepararsi al meglio per sostenere un concorso? Per risultare vincitori, al di là delle conoscenze molto ampie che si possono trovare nell’istruzione italiana da parte dei professori, serve qualcosa in più. Infatti bisognerebbe concentrarsi anche sulle domande più richieste e si dovrebbe avere la possibilità di sperimentare le migliori tecniche di memoria. È essenziale mettere in atto alcuni accorgimenti per arrivare a conoscere più se stessi e a saper sfruttare di sé i propri punti di forza, non andando oltre i limiti che ciascuno di noi sa dare.
Sia nell’ambito dei concorsi pubblici che in quelli privati, bisogna iniziare a studiare facendo prima una riflessione sul conoscere se stessi. Molti si cimentano a studiare per un concorso, subito dopo aver finito la scuola. Spesso, proprio per la scarsa conoscenza del mondo del lavoro, si hanno le idee non molto chiare.
È bene partire da una riflessione su se stessi, per orientarsi al meglio riguardo al proprio futuro. Meglio quindi fare un po’ di autoanalisi, facendosi aiutare da chi ha una certa conoscenza. In questo modo si possono valutare attitudini e conoscenze scolastiche, ma anche caratteristiche psicofisiche e le aspettative personali che hanno sempre una certa importanza.
Molto rilevanti sono nell’ambito dello studio per un concorso le tecniche mnemoniche specifiche. Però, bisogna bene organizzarsi anche nel destreggiarsi per migliorare il risultato finale. Da questo punto di vista uno dei consigli essenziali che non si dovrebbe mai trascurare è quello di leggere bene il bando della selezione, perché così si possono conoscere più dettagli che aiutano a prepararsi meglio.
Per esempio, bisogna conoscere la divisione dei posti, le specialità, i requisiti e in che cosa consistono le prove d’esame. Sarebbe pure importante conoscere prima della domanda il calendario dei vari appuntamenti. Non perdersi mai ogni comunicazione diventa la priorità.
Nel prepararsi a studiare per un concorso, si deve tenere conto di quanti giorni mancano alle date più importanti. Così ci si può organizzare per suddividere la giornata di studio in fasce orarie. Spesso alcuni pensano che per ottenere risultati migliori bisogna gettarsi in uno studio all’infinito, ma questo è un errore, perché bisogna alternare l’organizzazione del tempo che preveda anche dei momenti di distrazione. Il cervello, infatti, è come se fosse paragonabile ad una “spugna”, che in certi momenti ha bisogno anche di rilassarsi.
Molto importanti sono anche le possibilità che si hanno per esercitarsi sui quiz relativi ad un determinato concorso. Spesso si ha la possibilità di consultare database online. Naturalmente si deve tenere conto che si hanno a disposizione banche dati delle edizioni precedenti delle stesse selezioni.
Ma nel bando spesso viene indicato quando vengono messi online dei simulatori di quiz aggiornati per il concorso stesso. Quindi così si ha la possibilità di consultare quiz più aggiornati.
Un’altra scelta che si potrebbe fare è quella, oltre ad esercitarsi sulle banche dati disponibili online, che consiste nella creazione di mappe concettuali. È un metodo molto semplice, ma che si rivela sempre efficace. La creazione di mappe concettuali aiuta a dividere i concetti più complessi e a memorizzarli meglio riscrivendoli sulla carta o su un dispositivo tecnologico.
In questo modo si possono focalizzare le informazioni più rilevanti. Non è tanto importante il mezzo attraverso cui si creano le mappe. Ci sono anche alcuni strumenti su internet che si possono trovare e che facilitano il lavoro. La regola più importante è però che gli appunti siano ordinati e consultabili anche per più volte. Si possono aggiungere note personali per fissare meglio i concetti.
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