Attualità

I contagi aumentano notevolmente, ma le scuole resteranno aperte

Il Governo, il Ministro dell’Istruzione e anche il comitato tecnico scientifico, nonostante l’impennata di contagiati Covid-19, escludono categoricamente la possibilità di intervenire con una chiusura delle scuole. Spieghiamo il motivo che ha determinato la posizione negativa del Governo su una possibile chiusura delle scuole.

Numeri dei positivi al COVID-19

Il bollettino del 10 ottobre riguardante i casi di positività dei contagiati di Coronavirus sono: 5.724 nuovi contagi, 29 morti. Il dato emerge sulla base di 133 mila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore su base nazionale.

Ma il vero problema, dicono gli esperti virologi, sono i tantissimi casi asintomatici non rilevati che circolano indisturbati e, in modo particolare, nelle scuole di ogni ordine e grado. Bisogna sapere che molti studenti sono “potenzialmente” positivi al Coronavirus, ma non mostrano nessuna sintomatologia e frequentano regolarmente le lezioni in presenza.

Classi in quarantena e qualche scuola chiusa

Al momento la situazione dei contagi nelle scuole è sotto controllo, si procede con la messa in quarantena delle classi e dei docenti in cui emerge uno o più casi di positività, ci sono anche casi di focolai più estesi che hanno portato alla chiusura di interi plessi o anche di scuole.

La quarantena fiduciaria di interi consigli di classe sta creando non pochi problemi per le sostituzioni degli insegnanti con relativo disagio anche per le classi che continuano a potere frequentare in presenza.

Azzolina vuole scongiurare chiusura scuole

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dichiarato di volere assolutamente scongiurare la chiusura delle scuole, sostenendo che nel caso malaugurato della crescita di contagi bisognerà intervenire sulla problematica dell’affollamento dei mezzi di trasporto pubblici, sulla limitazione delle attività ricreative pomeridiane degli studenti. In buona sostanza per la Ministra Azzolina la chiusura delle scuole è un’extrema ratio da scongiurare nel modo più assoluto.

I docenti non si sentono tutelati

Come aveva già spiegato ad inizio settembre il virologo Crisanti direttore di Microbiologia all’università di Padova, la riapertura delle scuole e la riapertura delle attività produttive sono state un’occasione fantastica per innescare la trasmissione di Covid-19.

Alla luce di quanto sta avvenendo nelle scuole a poche settimane dalla loro riapertura, crescono notevolemente e quotidianamente, i casi di positività nelle scuole con i docenti che non si sentono assolutamente tutelati. Dalla Ministra Azzolina invece vengono dette parole rassicuranti e soprattutto numeri che andrebbero a sostenere la scarsa incidenza dei contagi dentro le scuole.

Prossimi provvedimenti governativi

L’aumento notevole dei contagi in questi ultimi giorni sta preoccupando il Governo. Per tale ragione il Premier Conte ha fatto sapere che stanno per essere emanati alcuni divieti che coinvolgono anche moltissimi studenti. Si parla del divieto per gli sport di contatto amatoriali. Anche la movida, che coinvolge molti ragazzi, avrà un ridimensionamento almeno negli orari. Si prevede lo stop alla somministrazione di alcolici da asporto dalle 21, così come agli assembramenti fuori da bar, vinerie, pub e ristoranti. Chiusura dei locali alle 24. Blocco totale alle feste in luoghi pubblici e anche a quelle private. Limite ai commensali nei ristoranti.

Lucio Ficara

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