Credo di ravvisare un controsenso nel nuovo accordo sulla mobilità: tutti – indistintamente gli assunti con la 107 e gli ante 107 – vi concorrono con le stesse modalità, ossia potendo esprimere 5 preferenze su scuola.
Chi è titolare di ambito, perche’ assunto con la legge 107, potrà diventare così titolare di cattedra grazie alla mobilità ma contravvenendo alla legge stessa con cui è stato assunto; al contempo chi è titolare di cattedra da anni, perché assunto prima che esistesse la 107, può perdere la titolarità e diventare titolare di ambito nonostante non sia previsto dal suo contratto!
In altre parole, la mobilità avrebbe più potere della legge stessa perché ha la facoltà di trasformare i titolari di ambito in titolari di cattedra, sebbene la legge 107 preveda che non debba più esistere la titolarità di cattedra – persino per chi è in esubero o in mobilità volontaria. Secondo quale comma un assunto su ambito con la 107 può diventare titolare di cattedra? Una mobilità che da’ la cattedra a un titolare di ambito mentre la toglie ad un già titolare solo perché perdente posto è inammissibile.
Perché la mobilità sia onesta, le cinque scuole in domanda dovrebbero essere concesse solo a chi è già titolare di cattedra e specialmente a chi è in mobilità d’ufficio.
La mobilità, in quanto soggetta a contrattazione annuale, non può e non deve andare a modificare lo status del docente.