Sapere e conoscere è difficile, insegnare e trasmettere lo è forse ancora di più: si tratta di una riflessione che chiunque abbia il compito sociale di educare o insegnare deve necessariamente fare. Ci riferiamo a diverse categorie, poiché nella vita, dopo esser stati bambini, e quindi nella posizione di imparare il più possibile, cresciamo, diventiamo adulti e passiamo dall’altra parte della barricata. Il dovere di insegnare riguarda innanzitutto il genitore, da sempre e da tutti definito il mestiere più difficile al mondo. A questo, ovviamente, va affiancato il ruolo dell’insegnante e del docente, in qualsiasi scuola e in qualsiasi forma.
La responsabilità di insegnare è estremamente affascinante ma non affatto facile. Oltre a conoscere delle semplici nozioni, il compito di chi insegna è altamente complicato perché non basta essere eruditi e preparati su una materia, o su un argomento, per poterla trasmettere in modo efficace. Bisogna comprendere a fondo quali sono le caratteristiche del nostro pubblico, di chi ci ascolta: un conto è trasmettere concetti a dagli adulti già appassionati del settore, e un altro è riuscire a carpire l’attenzione dei più giovani, o a maggior ragione dei più piccoli, che sono magari meno interessati a ciò che diciamo o più soggetti ad essere distratti con poco. Dobbiamo comunicare senza annoiare, riuscendo a vedere e a far percepire il lato interessante e stimolante di ciò di cui stiamo parlando, mostrandone magari l’utilità, o risultando divertenti oppure emozionanti.
Il tempo passa, le generazioni cambiano e, con queste ultime, cambiano anche le sensibilità rispetto a tanti aspetti della vita e della cultura. Non a caso, è estremamente frequente sentire di una “guerra” fra generazioni diverse, in cui i più giovani non comprendono i valori dei più anziani, e viceversa, con le vecchie generazioni che giudicano sbagliati diversi comportamenti delle nuove. Come in ogni ambito, non possiamo stabilire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato in assoluto, esistono diversi punti di vista e soprattutto società diverse in cui si cresce e ci si forma, variando così il proprio livello di sensibilità. Proprio per questo è fondamentale che chi ha il compito di insegnare, prima di tutto, impari a comprendere le trasformazioni sociali che modificano i paradigmi culturali di riferimento, riuscendo così a interagire con più facilità con chi si è formato ed è cresciuto in un contesto diverso dal proprio, magari imparando a conoscere anche il mondo delle nuove tecnologie.
Per acquisire queste capacità, e riuscire a vedere il mondo che ci circonda da diversi punti di vista, e poter così diventare un insegnante più capace di creare la giusta empatia con i propri alunni, o semplicemente con i propri figli, può essere utile affacciarsi alle nuove forme di comunicazione e di analisi sociale grazie a uno dei tantissimi corsi, laboratori e webinar proposti da Feltrinelli Education, la nuova piattaforma nata per iniziativa della celebre casa editrice italiana, in cui far crescere il proprio livello di formazione al fine di aumentare le proprie skill in modo importante, migliorando come professionisti e come persone.
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