I diplomati magistrali scenderanno in sciopero il prossimo 12 gennaio.
Lo rende noto il prof. Liberato Gioia fondatore e coordinatore del Comitato Diplomati Magistrali Abilitati (C.D.M.A.), che ormai rappresenta quasi tutti i gruppi e comitati nati spontaneamente in rete per difendere e tutelare il diritto di questa categoria di docenti ai quali è stata negata la possibilità di accedere alle Gae e quindi di essere immessi in ruolo. Nonostante la normativa vigente e la giurisprudenza sia dalla loro parte.
Infatti, proprio nella giornata del 21 dicembre, la terza sezione bis del T.A.R. Lazio, ha depositato l’ennesima sentenza favorevole in cui si legge che si debba operare “erga omnes” nei confronti di chi si trovi nella medesima posizione dei ricorrenti.
Nel suo comunicato – il prof. Gioia – ufficializza la sua adesione e quella degli aderenti a tutti i gruppi e comitati che rappresenta, allo sciopero del 12 gennaio 2016 indetto dal SAESE con sit-in davanti al MIUR dalle ore 13:30 alle ore 18:30, unitamente ai colleghi di ADIDA e MIDA PRECARI.
Tuona il prof. Gioia scrivendo che ritiene inaccettabile l’atteggiamento ostativo del Governo Renzi e del MIUR contro i diplomati magistrale, e che il titolo è abilitante a tutti gli effetti, quindi si continua a non comprendere perché non venga permesso l’inserimento in GAE dei docenti in possesso del diploma magistrale. Continua il prof. Gioia: riteniamo indispensabile, a questo punto, “accompagnare” la vie legali intraprese con gli innumerevoli ricorsi posti in essere, con azioni politiche e mediatiche, democratiche ma incisive e coinvolgenti; i diplomati magistrali richiedono l’inserimento in Gae per il titolo conseguito, l’eventuale servizio prestato determinerà la posizione in graduatoria. Una soluzione semplice, che l’esecutivo si ostina a non voler riconoscere, e come sostenuto più volte, sta creando sconcerto e malumori nella classe docente.
Conclude il prof. Gioia, chiedendo a tutti i docenti che hanno intenzione di aderire allo sciopero, di non firmare assolutamente il consueto foglio firma della “comunicazione volontaria di adesione allo sciopero” che viene richiesto con circolare della scuola di servizio (in buona sostanza, chiede di non avvisare la scuola che si ha l’intenzione di scioperare, visto che comunque non è obbligatorio per il docente). In modo che l’azione di lotta causi il massimo disagio possibile.