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I dirigenti scolastici devono ruotare, non possono rimanere in eterno nella stessa scuola

I DS vogliono restare in eterno nelle scuole e cambiar scuola solo a loro richiesta.
SBC sostiene da tempo la necessità di far ruotare i DS dopo il primo mandato triennale rinnovabile su loro richiesta per altri tre anni previa visita ispettiva con ispettori di altre regioni e con un anonimo test a cura dei medesimi ispettori da parte di docenti e ATA e nella scuola secondaria di secondo grado anche studenti.
Restiamo quindi sorpresi della reazioni del presidente dell’ANP del Lazio Rusconi.

Con tutti i poteri che sono stati conferiti dallo Stato ai DS con le leggi dell’autonomia e della Dirigenza, con la 107 nel 2015 e con il DM 36, i DS devono ruotare almeno dopo due mandati come ha previsto il Direttore Regionale del Lazio contro cui si scaglia il presidente ANP del Lazio.

Finalmente si andrà ad applicare anche nel Lazio e mi auguro che venga disposto anche da tutti gli USR un’indicazione del codice anticorruzione (approvata nel 2001, poi confermata nel 2012) che inserisce anche gli attuali DS tra le categorie soggette a rotazione.
Sono i singoli direttori regionali a stabilire la durata massima dei mandati dopo la quale scatta il trasferimento.

“Chi serve lo Stato può, anzi DEVE, essere pronto ovunque – scrive Maria Carmela Lapadula coamministratrice di SBC – Basta con i personalismi , la confort zone e la presunta continuità. Ci sono senz’altro esempi virtuosi , ma non mancano situazioni dove la permanenza ad oltranza ha causato danni , creato malessere e generato disservizio . Con buona pace di Rusconi e dell’Associazione nazionale dei presidi . Sarò , forse , impopolare, ma la penso così”.

Mi auguro che ad opporsi siano i soli sindacati di categoria e non anche i sindacati che iscrivono dirigenti scolastici oltre che docenti e ATA il che per noi è un’anomalia su cui i sindacati dovrebbero riflettere a lungo.
A Napoli ci sono DS che dirigono la stessa scuola da oltre 20 anni.
Le dirigenze non sono né monarchie assolute né a vita.

Libero Tassella, Scuola Bene Comune

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