Come accade in molti paesi d’Europa, in Danimarca vige l’obbligo scolastico fino all’età di 16 anni; ma contrariamente a quanto di solito si verifica lo studente non é obbligato a frequentare un’istituzione scolastica, essendo solo l’istruzione ad essere obbligatoria, non il frequentare fisicamente una scuola. La famiglia può scegliere di mandare un bambino ad una scuola privata oppure farlo istruire a casa anche on-line, se però poi può dimostrare che questo tipo di istruzione ha raggiunto gli stessi obiettivi e ha compreso un numero adeguato di materie. La maggior parte dei giovani tra i 7 e i 16 anni (circa l’89%) frequentano la scuola pubblica per un periodo minimo di 9 anni, mentre il decimo anno è opzionale. Per quanto riguarda invece l’istruzione prescolastica, malgrado essa non sia obbligatoria la maggior parte dei bambini danesi se ne avvantaggia, come accade anche negli altri paesi dell’area scandinava, dove la maggior parte delle donne lavora fuori casa.
La scuola dell’obbligo in Danimarca è nota con il nome di Folkeskole, fondata nel 1814 e riformata sostanzialmente solo cinque volte da allora (l’ultima nel 1993). Questa ultima riforma ha avuto origine da una ricerca condotta in oltre 8.000 scuole di tutto il Paese, e si è quindi basata sulla realtà del mondo dell’istruzione. Gli scopi della scuola danese sono espressi chiaramente, facendo in particolare riferimento alla crescita individuale di ogni allievo, allo sviluppo di una personalità indipendente e matura e (a mio parere cosa importantissima) alla preparazione di ognuno ad essere membro di una società basata sulla libertà, sull’uguaglianza e sulla democrazia. Un altro aspetto fondamentale della Danimarca è che la proporzione fra allievi e insegnanti è di circa 10,4%. Il sistema scolastico danese è decentralizzato e tutte le decisioni concernenti i contenuti educativi vengono prese a livello locale (comunale, in questo caso). Negli ultimi anni questa forma di autonomia si è ulteriormente rafforzata. Ogni istituto ha un comitato scolastico formato da un gruppo di genitori (normalmente da 5 a 7), due insegnanti, due studenti e il preside. Questo consente ai genitori e agli studenti di avere una notevole influenza sul funzionamento della scuola. La collaborazione fra scuole e famiglie è uno dei punti essenziali della scuola dell’obbligo, e le famiglie hanno il diritto di essere regolarmente informate dei progressi dei loro figli. Questo significa che ai genitori vengono date notizie sull’andamento dei figli almeno due volte all’anno (per iscritto o, più di frequente, verbalmente). Inoltre, frequenti incontri informali fra insegnanti, studenti e famiglie vengono organizzati in tutte le scuole. In Danimarca esistono circa 450 scuole private. Le famiglie che scelgono questo tipo di istruzione pagano solamente fino al 20% della retta, mentre il rimanente è coperto dallo Stato. Comunque, anche se secondo recenti statistiche (agosto 2007) il numero degli studenti che frequentano istituzioni private è raddoppiato negli ultimi 20 anni, la percentuale rimane bassa (non più del 12%), e la scelta non ha motivazioni elitarie quanto pratiche: cioè, gli studenti sarebbero seguiti meglio e i genitori avrebbero più voce in capitolo. Fortunatamente, però, il fatto di aver frequentato una scuola privata non costituisce un vantaggio nella società danese, al contrario di quanto avviene per esempio in Gran Bretagna. Quasi tutti i giovani danesi rimangono a scuola dopo aver finito l’obbligo. Circa il 45% sceglie di frequentare il 10 anno opzionale della Folkeskole; solamente il 5% smette di studiare alla fine della scuola dell’obbligo. Il 50% dei giovani si iscrive ad un corso di studi professionali (tecnico o commerciale); mentre il 45% si iscrive alla scuola secondaria superiore. Circa il 99% della popolazione frequenta almeno la scuola elementare (che termina a 9 o 10 anni); il 93% frequenta la scuola secondaria e il 49% continua ulteriormente gli studi. La scuola elementare in Danimarca si chiama “den Danske Folkeskole” (La scuola pubblica danese). Si compone di 10 gradi/anni (il 10° anno è facoltativo). Si può anche iscriversi ad una “Friskole”/”Privatskole”, ovvero scuole che non sono sotto il diretto controllo dei comuni, come ad esempio la “scuola Steineriana”. Ulteriore tipica scuola danese è la “Efterskole”, la “Doposcuola”, una scuola facoltativa che si può frequentare dall’ 8° al 10° anno, come un collegio alquanto libero in cui gli alunni possono rimanere fino a 2 anni. La maggior parte dei ragazzi si iscrive al decimo anno, ma alcuni lo fanno anche al nono. In queste scuole si pone una particolare attenzione su di una particolare materia, ad esempio l’educazione fisica o lo studio delle lingue. la principale differenza tra una “Efterskole” ed un collegio sta nel fatto che qui gli alunni godono di una libertà assai maggiore di quanto avviene nei collegi. Il più importante contributo danese alla scienza dell’educazione è probabilmente la folkehøjskole, inventata nel XIX secolo da N.F.S. Grundtvig. Vi è poi la “Scuola superiore del popolo”, la folkehøjskole che è una particolare struttura educativa in cui non si effettuano esami e valutazioni e che punta l’attenzione non su risultati dimostrabili e valutabili ma piuttosto sulla cultura generale, la capacità di apprendere e pensare correttamente. Molti giovani danesi frequentano una folkehøjskole alcuni mesi od anche un anno dopo essersi diplomati al Gymnasium (paragonabile alla scuola superiore), prima di iscriversi all’università. Le folkehøjskole, comunque, possono essere frequentate in qualsiasi momento della vita. Alcune sono specializzate in particolari materie come lo sport, la musica o la protezione dell’ambiente e la maggior parte propone un’ampia offerta di insegnamenti di tipo artistico. Dopo essersi diplomati alle “Folkeskolen” vi sono diverse opportunità di proseguire gli studi, tra cui il già menzionato “Gymnasium”, le HF (simili al Gymnasium ma più corte di un anno), le HTX (che focalizzano gli studi su matematiche e materie tecniche), le HHX (ad indirizzo commerciale). In Danimarca esistono due tipi di scuola secondaria superiore non professionale: il gymnasium, che dura 3 anni e che prepara gli studenti per gli studi a livello universitario o equivalente; e i corsi HF (Höjere Forberedelseseksamen), che preparano gli studenti ad affrontare gli esami a livello superiore in una o più discipline. Gli istituti di istruzione secondaria superiore sono amministrati dai consigli provinciali, e l’85% di essi sono di proprietà dello Stato. Gli esami a livello nazionale sono amministrati invece dal Ministero dell’Istruzione, che è anche responsabile di sorvegliare sulla qualità dell’istruzione impartita nelle varie scuole. Tutti i materiali usati per gli esami devono essere approvati dal Ministero, che assegna anche due esaminatori esterni per valutare gli esami scritti e orali. Come noto la Danimarca, paese dal clima rigido e dalla grande tradizione marinara e quindi aperto alle contaminazioni culturali più varie, pur mantenendo una sua integrità tipologica, risulta sempre tra i primi posti a livello mondiale, in compagnia sovente delle cugine scandinave, nelle statistiche sulla qualità dei servizi pubblici ed in toto della vita. Non fa pertanto eccezione l’eccellente sistema d’istruzione, tra i primi per rapporto qualità dei servizi, costi dell’offerta e risultati conseguiti almeno a guardare i parametri e gli indicatori risultanti dalle statistiche che organismi terzi, more solito sovranazionali, come l’UE, l’Unesco o l’Ocse, sfornano a ciclo continuo. Va peraltro rammentato come il Regno di Danimarca, coi suoi oltre mille anni di durata, è la seconda monarchia più antica del mondo, dopo quella nipponica ed ha uno standard di vita di tipo scandinavo, talmente alto che secondo le più recenti statistiche dell’Unesco è risultato in base alla percezione dei propri cittadini il paese più felice del mondo. La Danimarca che comprende anche la Groenlandia e le isole Fær Øer e stabilmente fa parte dell’Unione europea ha uno standard scolastico d’eccellenza. Come in Finlandia, Norvegia e Svezia, al termine dell’istruzione secondaria superiore generale della durata di 3 anni (gymnasium) o dell’istruzione secondaria superiore degli adulti della durata di 2 anni (studenterkursus), si deve sostenere lo Studentereksamen, organizzato dal Ministero dell’educazione, il quale prevede prove scritte stabilite a livello nazionale, più varie prove orali valutate da esaminatori esterni e un lavoro scritto di rilievo. Gli studenti che superano l’esame conseguono il certificato Studentereksamensbevis.Invece vi è poi il Getuigschrift, il certificato rilasciato agli studenti che hanno superato gli esami finali dell’istruzione secondaria inferiore e secondaria superiore professionale. Il getuigschrift tweede graad secundair onderwijs (certificato di istruzione secondaria superiore) viene rilasciato al termine dei due primi anni di istruzione secondaria superiore agli studenti che hanno già ottenuto il certificato di fine studi secondari inferiori (può sostituire lo Studiegetuigschrift); il getuigschrift van leertijd (certificato di apprendistato) viene rilasciato al termine dei primi due anni di istruzione secondaria superiore professionale che comprende un apprendistato simultaneo. Gli esami scritti, orali o pratici sono definiti da ciascun istituto e sono relativi a tutte le materie seguite. Il certificato fa riferimento al corso seguito e può essere tenuto in considerazione per l’ammissione dello studente al livello d’istruzione successivo. Diploma SO o Ssecundair onderwijs = rilasciato agli alunni gia in possesso del Getuigschrift (tweede graad secundair onderwijs) e che hanno superato gli esami scritti e orali organizzati al termine del ciclo di istruzione secondaria generale, tecnica, artistica della durata di 2 anni. Nell’istruzione professionale, il diploma viene rilasciato ai titolari del Getuigschrift (tweede graad secundair onderwijs) (certificato di istruzione secondaria superiore).
Gli esami sono organizzati da ciascun istituto e sono relativi a tutte le materie seguite. Negli indirizzi professionali, tecnici e artistici, esiste una prova combinata (esame pratico), chiamata geïntegreerde proef, organizzata al termine del terzo ciclo e degli anni di specializzazione (3 anni); questa prova fa parte della valutazione globale. Il diploma è un requisito di base per accedere all’istruzione superiore. Per quanto riguarda gli indirizzi generale, tecnico e artistico, nella maggior parte dei casi dà accesso anche alla professione o al lavoro corrispondente. Ogni anno il Ministero decide le materie in cui gli studenti del gymnasium devono essere esaminati oralmente; mentre l’esame HF deve essere sostenuto in tutte le materie. Il gymnasium conduce dopo tre anni ad un esame di licenza detto Studentereksamen. Questo tipo di scuola è diviso in due indirizzi: quello matematico e quello linguistico. Essi hanno alcune materie obbligatorie in comune ed altre che sono caratteristiche di ciascun indirizzo. Alcune materie opzionali possono essere seguite a due livelli, intermedio ed avanzato. Almeno due delle materie scelte da uno studente devono essere a livello avanzato. Per essere ammesso a frequentare il gymnasium, ogni studente deve aver completato i nove anni di istruzione obbligatoria ed aver studiato inglese dal quarto anno ed un’altra lingua straniera (tedesco o francese) dal settimo anno. La scuola di provenienza dello studente deve inoltre dichiarare che questi è pienamente qualificato per frequentare questo tipo di istruzione. Alla fine del terzo anno, tutti gli studenti devono sostenere un esame nella lingua materna e nelle materie scelte a livello avanzato. Il numero di esami orali varia a seconda delle materie scelte.
Per superare l’esame in tutte le sue parti gli studenti devono sostenere un totale di 10 esami.
Di questi un terzo possono essere sostenuti dopo il primo e il secondo anno.
In Danimarca esistono 150 scuole di questo tipo, di cui 20 private, sebbene siano quasi integralmente finanziate dallo Stato.
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