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I “docenti assunti da GPS” chiedono l’immissione in ruolo senza ulteriore prova disciplinare

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Noi, ormai non più docenti assunti da GPS ma “Docenti a tempo determinato in anno di prova e formazione”, siamo quelli considerati “fortunati”, quelli che sono stati assunti attraverso una procedura straordinaria (decreto sostegni bis art. 59 comma 4 del DL 7372021). 

Siamo docenti assunti da GPS talmente “fortunati” da essere i primi docenti in anno di prova e formazione assunti a tempo determinato, i primi docenti assunti che non hanno potuto ricevere la carta del docente per la formazione e aggiornamento e i primi a non aver potuto produrre domanda di mobilità proprio perché a tempo determinato.

Siamo inoltre i primi docenti assunti con procedura straordinaria che, per la prima volta, non concluderanno l’anno di prova con l’assunzione e l’immissione in ruolo ma, dopo il superamento positivo dell’anno di prova, nello stesso mese, per noi è previsto un ulteriore passaggio, un’ulteriore prova disciplinare in cui verrà valutata l’idoneità disciplinare che, in caso di giudizio positivo, porterà alla finalizzazione del contratto. Al contrario, un giudizio negativo porterà all’impossibilità di trasformazione di contratto da determinato a indeterminato e altresì la decadenza della procedura.

Non siamo solo “I docenti assunti da GPS” ma siamo soprattutto docenti specializzati sul sostegno, abilitati su materia, docenti che hanno già affrontato un concorso pubblico molto selettivo per accedere al corso TFA per conseguire l’abilitazione nella disciplina o per conseguire la specializzazione sul sostegno e abbiamo dovuto affrontare corsi con esami e prove disciplinari finali. 

Noi non cerchiamo scorciatoie ma non vogliamo essere penalizzati rispetto ad altri docenti che stanno in questo momento svolgendo l’anno di prova e formazione per la conferma in ruolo e per questo che chiediamo con forza che vengano presi gli opportuni provvedimenti legislativi al fine di risolvere questa enorme discriminazione e disparità di trattamento che penalizza fortemente chi ha scelto di accettare questa procedura straordinaria.

Abbiamo la sensazione che il nostro merito, di essere abilitati, specializzati e di aver superato le selezioni di uno o più concorsi TFA, è sottovalutato da ogni Istituzione e che anzi è diventato per noi fonte di discriminazione. Il nostro intento invece è sempre stato quello di seguire percorsi per diventare insegnanti migliori e qualificati per affrontare con maggiore serietà il lavoro per il quale ci stiamo spendendo con tanto impegno e dedizione.

In questi mesi sono stati presentati diversi emendamenti da parte di parlamentari di diversi gruppi politici per modificare l’articolo 59 del DL 73/2021.

Alla luce di quanto sopra, si rende necessario determinare in modo chiaro un’omogeneità di trattamento per tutti i docenti in anno di prova e formazione che hanno svolto un concorso ordinario, straordinario o un concorso selettivo per conseguire specializzazioni e abilitazioni con relativi corsi ed esami finali. Tale parità di trattamento si potrà ottenere solo tramite l’immissione in ruolo dopo la conclusione con esito positivo dell’anno di prova e formazione senza ulteriore prova disciplinare che potrebbe comportare, se valutata negativamente, la decadenza dalla procedura e l’impossibilità di trasformare a tempo indeterminato il contratto.

Sulla base di queste considerazioni, si richiede l’abrogazione del comma 7 e la modifica dei commi 6, 8, 9 dell’articolo 59 del DL 73/2021.

Ci auguriamo che il lavoro del Governo e del Parlamento, da cui dipendiamo, possa produrre i risultati da noi tutti desiderati e ridefinire il percorso dei docenti assunti da GPS e chiediamo l’immissione in ruolo dopo la conclusione con esito positivo dell’anno di prova e formazione senza ulteriore prova disciplinare.

Leonardo Pagano