Miserevole, la formulazione contenuta nel materiale formativo divulgato da una “confraternita” bolognese di Ds, in adunanza accuratamente ideologizzata. Miserevole e, al contempo, ridicola. Una sintesi funambolica, davvero pittoresca.
Perché, “non avere le mani legate”, è pelosissima attenuazione per augurarsi di avere le “mani libere rispetto a docenti contrastivi”. “Mani libere” da qualsiasi vincoli, impedimenti, rappresentati da docenti semplicemente NON decorativi, ma ricognitivi, comprensivi delle ragioni in difesa di una dignità professionale irrisa dall’arruffata centuria dei commi centosettani. Certo che, quando si parla di “mani libere”, anche se in figura, rimane agevole percepire l’eco di una dimensione corporale e spaziale. Da ambiente littorio.
Grazie alla straordinaria capacità dell’editto centosettano di solleticare istinti podestarili di una parte dei Ds, ai quali la collegialità, la discussione e le contrapposizioni argomentate assumono le forme di un complotto nei confronti della loro strepitosa, innovativa e moderna “managerialità”. Ruspante. I docenti contrastivi sono immuni dall’epidemia.
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