Lettera aperta al Ministro Fioramonti
Avere un decoroso Ministro della Pubblica istruzione sembra un sogno irrealizzabile e l’ultimo non fa eccezione.
Ci piacerebbe sapere chi rappresenta, dalle sue espressioni poco felici su Facebook ora cancellate anche se ne rimangono tracce e dovrebbe saperlo, alle sue esternazioni sul Crocefisso, ora alle sue dichiarazioni categoriche che negano un concorso riservato agli insegnanti di religione.
Per fortuna conosce un po’ di storia e sa che l’insegnamento della religione è un insegnamento concordatario, ma non sa o non vuole sapere che i rapporti tra lo Stato italiano e la santa Sede sono sempre stati ottimi e che la CEI non ha mai rifiutato il dialogo con il MIUR.
Manca, quindi, la totale volontà di affrontare il problema.
Speriamo che sappia almeno leggere, infatti dovrebbe sapere che tutte le sigle sindacali hanno chiesto un incontro per affrontare l’annoso problema degli IdR.
Da insegnante so anche che leggere e comprendere sono due abilità che non sempre vanno di pari passo, ma da un Ministro ci spetteremmo qualcosa di meglio.
Sono stati criticati Ministri e onorevoli senza titoli, ma chi li possiede con tanto di laurea in Filosofia e dottorato, ecc. non dimostra di essere migliore.
Immanuel Kant scriveva nel suo libro “Per la pace perpetua”: “Non c’è da attendersi che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, e neppure è da desiderarlo, perché il possesso della forza corrompe il libero giudizio della ragione.”
Infatti, il possesso del potere porta a posizioni assolutamente deliranti. Come Ministro dovrebbe sapere che è un dovere assoluto affrontare tutti i problemi in campo.
Non riuscirci è un conto, negare a priori è offensivo per la categoria che si vede negato il diritto di avere un concorso riservato come quelli banditi per gli altri docenti.
Forse il Ministro non sa, perché ha insegnato sempre nelle alte sfere, che nei vari ordini di scuola gli insegnanti di religione godono di grande rispetto sia da parte dei dirigenti , dei colleghi e delle famiglie e come tali hanno pienamente diritto ad essere considerati come docenti di serie A e non di serie B.
E per quanto sopra detto chiedo ufficialmente le sue immediate dimissioni.
Prof.ssa Angela Loritto
Segretario Generale CONFSAL-ANAPS
(Associazione Nazionale Autonoma Professionisti
della Scuola)
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