Riceviamo e riportiamo il comunicato degli Insegnanti idonei del 2020 del Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020:
“I docenti Idonei 2020 del Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020 si rivolgono agli Organi competenti, ai Signori politici per richiamare l’attenzione e avere risposte circa il destino lavorativo di 30 mila idonei delle procedure concorsuali ordinarie del 2020.
Gli insegnanti chiedono di esaminare tali proposte tese ad assicurare la futura assunzione in ruolo di tutti i professionisti dell’educazione all’interno della scuola pubblica italiana:
1. Mirare al sostegno attivo all’occupazione, ovvero garantire pari opportunità e accesso al mercato del lavoro per i precari idonei del 2020, combattendo – in questo modo – il crescente fenomeno dell’esclusione sociale, che porta all’isolamento, alla povertà e ad un atteggiamento di “silenziosa rassegnazione e frustrazione”.
È doveroso far riferimento alla nostra Costituzione, in cui si annoverano tali principi fondamentali:
· ART 1. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
· ART 3. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale […] è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto l’eguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana […]”.
· ART 4. “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo tale diritto”.
· ART 35. “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori”.
2. Elaborare, secondo criteri meritocratici, misure di reclutamento stabili per le future immissioni in ruolo – sin dall’anno scolastico 2024/2025 – prevedendo una percentuale congrua da sempre assicurata per legge (tenendo conto per ogni Regione e Classe di concorso delle GaE ancora attive e GM dei precedenti concorsi), in modo da garantire agli Idonei dei concorsi ordinari una quota riservata di assunzione nella scuola, in previsione di future procedure concorsuali e concorsi PNRR.
3. Allineare l’ordinamento giuridico italiano con le politiche europee in materia di occupazione e pari opportunità, così da rispettare i principi di “parità di trattamento, di uguaglianza e di non discriminazione.
Alla luce del contingente approvato il 9 agosto 2024, gli Idonei 2020 esprimono profonda delusione, rammarico e disagio.
I numeri approvati per le immissioni includono quasi esclusivamente i vincitori del concorso PNRR, peraltro non ancora concluso per molte classi di concorso, creando disparità notevoli tra le varie regioni italiane. Di fatto, la GM del concorso ordinario del 2020 è stata CONGELATA!
Nonostante la disponibilità di cattedre libere, i docenti saranno costretti a prendere servizio ancora da precari, in barba a uno degli obiettivi della Direttiva 1999/70/CE del Consiglio, che mira a migliorare le condizioni di vita e lavoro in Europa (come si evince dal rapporto Eurydice https://eurydice.indire.it/pubblicazioni/insegnanti-in-europa-carriera-sviluppo-professionale-e-benessere-2/).
La speranza lavorativa futura per gli Idonei, alimentata nel corso della seduta del 3 luglio 2024 in cui si garantiva lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi ordinari D.D.498/499 già a partire da quest’anno, è sfumata!
Infatti, oltre 18 mila posti sono stati accantonati in vista dei futuri concorsi PNRR per i quali non è neppure uscito il bando. Anziché congelarli, si sarebbero potuti assegnare quei posti agli Idonei precari.
Inaccettabile per questi professionisti è la totale esclusione dalla procedura di immissione in ruolo di quest’anno. Di fatto, sono stati dimenticati!
È impensabile una tale mortificazione, che va ad inficiare i loro progetti di vita, ledere i diritti e che, altresì, creerà gravi disservizi in vista dell’inizio della scuola.
Gli insegnanti precari colgono l’occasione per rivolgersi ai politici italiani (votati pochi mesi fa), alle Istituzioni e agli Organi competenti per richiedere un procedimento legislativo che renda giustizia agli Idonei dei Concorsi ordinari del 2020, prevedendo lo scorrimento delle graduatorie per il numero delle reali cattedre vacanti e favorire così l’immissione in ruolo.
Tale priorità non può e non deve essere concessa esclusivamente ai vincitori del concorso PNRR del 2023, in quanto sarebbe una grave lesione del principio di equità e di uguaglianza di trattamento.
Ad oggi non vi è alcuna chiarezza sul futuro di questi precari, nonostante le voci circa lo scorrimento delle graduatorie di merito già da quest’anno.
Si ribadisce, pertanto, la necessità e l’urgenza di ridistribuire con un provvedimento ad hoc il contingente residuo in maniera equa ed imparziale.
Gli Idonei chiedono nuovamente a Tutti i Soggetti, che siedono alle più alte cariche dello Stato italiano, maggiore chiarezza e di agire in nome dei principi democratici universalmente condivisi dall’UE, ponendo come obiettivo fondamentale il benessere fisico, psichico e sociale degli studenti, di non svalutare l’operato dei docenti precari – oggi pure Idonei – che tutt’oggi reggono con passione, senso di sacrificio la scuola italiana, ed infine contribuiscono ogni giorno al suo funzionamento e all’istruzione di qualità.
I lavoratori, ritenuti idonei alla professione di docente da un concorso pubblico, reclamano solennemente il loro Diritto al Lavoro così come stabilito dalla Costituzione italiana, ovvero il Diritto al Ruolo Futuro per tutti (senza che vengano operate distinzioni di alcun genere), poiché tutti gli italiani meritano la certezza di un lavoro degno di essere chiamato tale e un futuro migliore da vivere con dignità“.