Il Paese europeo con più docenti ultracinquantenni è di gran lunga l’Italia: lo dice un rapporto Eurostat diffuso nel corso della Giornata mondiale dell’insegnante.
Dal rapporto emerge che nel 2013 la percentuale più alta di insegnanti con 50 o più anni si registra nella nostra Penisola (61,9%) seguita a distanza da Bulgaria (47,7%), Estonia (43,1%), Lituania (42,1%), Svezia (41,7%), Lettonia (41,2%) e Grecia (40,1%).
Entrando nel dettaglio dei diversi cicli di istruzione, la fetta più consistente di prof over50 si trova nei livelli Secondario e Terziario in tutti gli stati europei fatta eccezione per Grecia, Malta, Romania e Svezia. In Italia ben oltre la metà del corpo insegnante è over 50 in tutti i livelli d’istruzione, dalla scuola d’infanzia all’università.
Il rapporta ha messo anche in risalto una caratteristica che accomuna, seppure con percentuali diverse, tutti i paesi dell’Unione europea: a insegnare sono soprattutto le donne (con una media Ue di 7 su 10). E in modo particolare nei primi cicli di istruzione. Nella scuola primaria la più alta percentuale di insegnanti-donna si registra in Lituania e Slovenia (97,1%), seguite da Repubblica Ceca (96,8%), Italia (95,9%) e Ungheria (95,6%). Grecia (69,9%), Spagna (75,9%), Lussemburgo (76%) e Svezia (77%) sono i Paesi con le percentuali più basse.
Alle superiori, continua ul rapporto Eurostat, la media europea di presenza femminile è del 64%. Soltanto nei gradini più alti del sistema d’istruzione gli uomini “sorpassano”: nel post-secondario le donne rappresentano, infatti, in Europa il 41%. E sono sotto-rappresentate ovunque tranne che in Lettonia (56,3%), Lituania (55,5%) e Finlandia (50,7%). In Italia coprono il 36,9% dei posti.
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