I docenti meridionali devono ritornare a casa!

Il comitato non si svuota il Sud pone all’attenzione dei propri interlocutori le seguenti istanze: come conseguenza della Mobilità 2017, andata secondo le previsioni pronosticate, causa l’esiguo accantonamento dei posti ad essa destinati (solo il 30%), la maggior parte delle docenti e dei docenti siciliani non sono rientrati nella propria provincia e/o Regione e pertanto saranno costretti ad emigrare nuovamente al Nord per assumere servizio presso le proprie sedi di titolarità.

Ancora prima, il Piano di arruolamento nazionale, affidato ad un algoritmo che si è rivelato inefficace, soprattutto durante le operazioni di mobilità 2016 e il cui malfunzionamento ha allontanato i docenti dalle proprie Regioni, ha sbaragliato insegnanti non più giovanissimi, lontani da casa.

Con l’ipotesi di CCNI, siglato lo scorso 21 Giugno 2017, il MIUR ha ulteriormente alzato il tiro contro i docenti meridionali, ponendo un paletto sulle assegnazioni provvisorie riguardanti i posti in deroga sul sostegno, limitando di fatto le Regioni per l’assegnazione di tali cattedre ed assumendone direttamente il controllo.

I docenti siciliani chiedono:

  • Di potersi riavvicinare a casa anche attraverso le Assegnazioni Provvisorie sui posti in deroga di sostegno, pur non avendo il titolo di specializzazione, ma possedendo esperienza, qualità e professionalità;
  • L’aumento del Tempo Scuola al Sud e la riqualificazione dell’Offerta Formativa con l’incremento dei posti di potenziamento previsti dalla L.107/15;
  • La diminuzione del numero di alunni per classe, affollate dalla Legge Gelmini (classi pollaio);
  • La riconversione degli insegnanti curricolari anche sul sostegno, attivando appositi corsi di specializzazione;
  • La reintroduzione dei moduli alla scuola Primaria e il ripristino di alcune classi di concorso alla Secondaria di primo e secondo grado, i cui tagli  hanno determinato la soppressione di numerose cattedre;
  • Un Piano di rientro definitivo per tutti, trasferiti coercitivamente e aggravati, quindi, da spese di vitto, alloggio e di viaggio per visitare i propri familiari.

Il 2 Agosto c.m. gli insegnanti siciliani si riuniranno presso l’ARS di Palermo, in Via Del Parlamento n° 1, per protestare contro una Legge che ha leso gravemente i diritti dei lavoratori della Scuola e delle loro famiglie. E continueranno ad esserci ad oltranza, facendo sentire la propria voce, senza stancarsi!

Perché non si può SVUOTARE IL SUD! 

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