Tantissimi docenti in questi giorni di avvio dell’anno scolastico 2016/2017 stanno vivendo una situazione paradossale. Ospiti nei B&B stanno attendendo le assegnazioni provvisorie.
In tempi non sospetti noi de La Tecnica della Scuola avevamo già previsto che le assegnazioni provvisorie sarebbero state fatte nella prima decade di settembre, ma a quanto pare si corre il rischio di arrivare anche oltre la metà di settembre. Un ritardo che non mancherà di creare disagio agli studenti per l’avvio dell’anno scolastico, ai dirigenti scolastici per l’organizzazione del lavoro, ma in particolare ai docenti aspiranti alle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Infatti molti docenti ci comunicano che hanno già raggiunto le proprie sedi di titolarità e le scuole dove sono stati incaricati triennalmente dall’ambito di titolarità, e stanno soggiornando e pernottando in alcuni bed e breakfast in attesa di sapere se potranno rientrare nella provincia di residenza tramite utilizzazione o assegnazione provvisoria, o se dovranno restare dove sono.
Una situazione veramente paradossale che lascia questi docenti e le loro famiglie nell’incertezza e nella precarietà più assoluta, senza sapere quando usciranno le graduatorie di queste assegnazioni provvisorie e quando soprattutto verranno effettuate le relative operazioni di mobilità annuale.
Il Miur sul problema tace e non prende provvedimenti nemmeno sul problema della deroga dei part time, promessa in sede dell’incontro del 17 agosto con i sindacati, ma non disposta ufficialmente con apposita nota ministeriale.
Nel frattempo che il Miur decida di intervenire su questi problemi, ricordiamo ai nostri lettori che le assegnazioni provvisorie saranno fatte su tutti i posti rimasti disponibili in organico di diritto dopo la mobilità, compresi quelli di potenziamento (ma fatto salvo l’accantonamento del contingente per le nuove immissioni in ruolo in quella provincia), e su tutti i posti costituiti con l’applicazione del comma 69 della legge 107/2015, che sarebbe l’organico di fatto. Inoltre al fine di favorire al massimo il successo delle assegnazioni interprovinciali e quindi di attutire al meglio il probabile impatto dell’esodo fuori provincia e fuori regione di molti docenti neoassunti, oltre alla consueta possibilità di “scambio di posto” tra coniugi che insegnano la stessa disciplina, anche tra province diverse, tale possibilità viene estesa, in via del tutto straordinaria, a coloro che hanno chiesto l’assegnazione provvisoria interprovinciale senza ottenerla, sempre a pari requisiti di classe di concorso o posto. Ma per lo scambio di posto si rischia di arrivare agli inizi di ottobre, visto che ancora non si conoscono gli accordi che lo regoleranno.