
Assegnare una “Nota di Merito” mensile agli insegnanti sulla base delle valutazioni loro assegnate dagli studenti: l’iniziativa – destinata di certo a non passare inosservata – è dell’istituto superiore paritario Freud di Milano, frequentato da 1.300 adolescenti divisi tra Liceo Scientifico, delle Scienze Umane, Tecnico/economico/turistico e Tecnico/tecnologico/informatico.
A stabilirlo, in via sperimentale per il prossimo anno scolastico, è stata la direzione della scuola stessa, dopo aver introdotto, nell’anno in corso, il voto e la pagella ai docenti, sempre assegnato dagli studenti.
Il progetto approvato prevede che tra settembre 2025 a maggio 2026 gli allievi rappresentanti di classe potranno segnalare il docente che ritengono più meritevole in base a quanto deciso dai loro compagni frequentanti. Quindi, a seguire, la scuola procederà con la proclamazione del “Docente del Mese” e quindi del “Docente dell’Anno“.
“Il nostro progetto – ha detto all’Ansa Daniele Nappo, direttore dell’Istituto Freud – nasce perché siamo convinti che possa essere una motivazione per il docente che si vede riconosciuto il buon lavoro e desidera migliorarsi ulteriormente. Senza trascurare che pensiamo che possa aumentare la fiducia nelle capacità dell’insegnante e incentivarne l’impegno. In un ambiente scolastico-lavorativo, il riconoscimento del merito contribuisce a creare una cultura basata sulla valorizzazione dell’impegno. Abbiamo ovviamente pensato di farla attribuire in modo equo e trasparente, basandoci su criteri chiari, per evitare favoritismi e garantire l’efficacia”.
Saranno diverse le competenze del docente che verranno valutate dai loro allievi: la capacità di incoraggiare l’interesse nei confronti della materia, di coinvolgere durante le lezioni, di creare un clima sereno e costruttivo all’interno della classe, di essere disponibile a fornire chiarimenti, di essere capace di ascoltare e rispettare gli studenti, di mostrare passione ed entusiasmo.
Gli studenti saranno quindi incaricati di comprendere come i loro prof strutturano le lezioni e se lo fanno in modalità soddisfacente, se adottano strategie di recupero adeguate per i discenti che non hanno buoni voti, se approfondiscono gli argomenti che gli studenti non hanno bene compreso, se conducono metodi didattici (lezione frontale e lavori di gruppo) con effetti positivi sull’apprendimento di conoscenze, capacità e competenze.
Tra i comportamenti degli insegnanti che verranno messi sotto la lente degli studenti dell’istituto paritario, c’è anche la puntualità nella restituzione dei compiti e nella comunicazione dei voti, il rigore nella gestione della disciplina nella classe e il risultare una persona di riferimento.