I docenti precari storici delle Gae, ancora in attesa delle risposte che i precedenti governi non sono riusciti a dare, confidano in un fermo e decisivo intervento della nuova Amministrazione per la soluzione dell’annoso problema del precariato nella scuola.
Per tale motivo, si auspicano un operato equo e diligente da parte del nuovo esecutivo che sappia garantire i diritti quesiti dei lavoratori della scuola, senza storture e favoreggiamenti di sorta.
Chiedono, pertanto, che:
venga predisposto un nuovo Piano Assunzionale per il totale svuotamento delle GaE;
venga mantenuta ferma la percentuale del 50% per le immissioni in ruolo da Gae e da GM 2016;
resti invariata la percentuale del 30% destinata alla mobilità;
venga predisposto un congruo ampliamento dell’organico del potenziamento in tutte le scuole di ogni ordine e grado;
vengano ripristinate le ore di lezione per quelle materie che hanno subito un taglio pari ad 1/3, a seguito della riforma Gelmini;
venga reintrodotto e/o ampliato l’insegnamento dell’Educazione civica e della Storia dell’arte in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
I docenti precari Gae fanno pieno e convinto affidamento sul nuovo Governo, affinché ponga finalmente in essere un radicale e significativo cambiamento nel mondo della scuola, garantendo così a tutte le famiglie coinvolte un futuro libero e dignitoso, degno di un Paese civile qual è l’Italia.
Marco Resta
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