La nuova gerarchia della scuola è così composta: prima vengono i genitori, poi i Dirigenti scolastici, poi il personale ATA (assistenti amministrativi e collaboratori scolastici) e in ultimo i docenti.
Gli alunni sono spalleggiati dai genitori, i quali costringono i presidi ad iscrivere i figli nei corsi di loro preferenza.
I dirigenti scolastici obbediscono ai dettami dei genitori e formano le classi a seconda dei loro desiderata.
Chiudono il ciclo della catena i docenti, i quali vengono “massacrati” sia dai dirigenti scolastici che dai genitori.
Nel mezzo si colloca il personale Ata che gode di più riverenza rispetto agli insegnanti.
Insomma si è letteralmente capovolta la gerarchia della scuola in Italia. Un tempo erano i docenti ad avere prestigio, onorabilità e rispetto, ora, invece, sono i genitori a dettare le leggi nella scuola e i dirigenti scolastici per non perdere le iscrizioni nell’istituzione scolastica che guidano, sono “obbligati” ad assecondare i voleri sacrosanti dei genitori.
Mario Bocola