Attualità

I docenti vanno sanzionati dai presidi, il merito va applicato al personale: lo dice Giannelli (Anp) – INTERVISTA

“Sul concetto del merito siamo favorevoli: è un concetto costituzionale. Nell’articolo 34 si parla dell’obbligo dello Stato nel garantire gli studenti più meritevoli, anche senza mezzi economici. Mi preme dire però che il merito va applicato anche al personale, che va incentivato e remunerato in base all’impegno che mette sul lavoro. Mi aspetto dal ministro un segnale concreto”. A dirlo alla Tecnica della Scuola è Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione nazionale presidi, nel giorno del convegno Anp svolto a Roma.

Studenti puniti per un’infrazione? Giannelli: “C’è già il regolamento”

Per quanto riguarda la questione delle punizioni degli studenti che hanno commesso infrazioni, il presidente Giannelli ha dichiarato: “La violenza a scuola è inaccettabile. Sulle parole del ministro sul lavoro socialmente utile si ricorda che il DPR 242 del ’98 ha già introdotto questa possibilità nel regolamento degli studenti. Quando la scuola punisce lo studente per un’infrazione, se la sanzione è fino a 15 giorni la scuola è obbligata, non è una scelta, ad offrire alla famiglia di convertire la sanzione in attività utili alla comunità scolastica. Io l’ho fatto diverse volte: aiutare i collaboratori scolastici a fare pulizie, a sistemare la biblioteca. Per le infrazioni più gravi, invece, non si può fare: se il ministro intende la possibilità di modificare il regolamento ne possiamo parlare, non capisco le polemiche”.

“I docenti dovrebbero essere sanzionati direttamente dal dirigente”

Sulla questione dei docenti che in classe commettono infrazioni, Giannelli afferma: “Siamo favorevoli che il comparto scuola venga normato come tutti gli altri comparti: non si può professare l’unicità della scuola per non perseguire chi si comporta male, bisogna farlo. Il docente dovrebbe essere sanzionato direttamente dal dirigente scolastico attraverso un procedimento disciplinare regolamentato dalla legge che già esiste, ma solo fino a 10 giorni. Tuttavia, oggi per i fatti più gravi la competenza è dell’Ufficio scolastico regionale: osservo che però buona parte delle infrazioni commesse dal personale docente risultano impunite per impossibilità di procedere per scarsità di personale negli uffici scolastici”.

Redazione

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024