I dirigenti scolastici provenienti da tutte le parti di Italia si sono mobilitati per la questione sicurezza strutturale degli edifici scolastici.
Infatti, il 30 ottobre 2019 si sono dati appuntamento all’Istituto Da Vinci di Roma per raggiungere il Miur per un sit-in che dovrebbe portarli ad incontrare se non il Ministro Lorenzo Fioramonti almeno uno o più sottosegretari.
Chiedono tutela, contro delle norme che non solo considerano ingiuste ma anche pericolose per chi frequenta le scuole.
I presidi sono pronti ad un’azione clamorosa come un sit-in davanti al Miur, dopo la sentenza di condanna della Cassazione di una loro collega, ritenuta responsabile proprio in quanto preside della caduta di un ragazzo da un lucernario durante gli esami di Maturità del 2011 nella sua scuola.
Quel giorno una bidella aveva lasciato aperta la porta che portava nella zona pericolosa ma comunque è stata riconosciuta anche una responsabilità «oggettiva» della dirigente.
La clamorosa decisione della Corte ha spinto i dirigenti di tutta Italia a chiedere una riflessione al ministero sulle responsabilità per ciò che riguarda le scuole e soprattutto lo stato degli edifici scolastici.
A tal riguardo ricordiamo che quattro edifici scolastici su dieci hanno una manutenzione carente, oltre il 70% presenta lesioni strutturali, in un caso su tre gli interventi strutturali non vengono effettuati, più della metà delle scuole si trova in zona a rischio sismico e una su quattro in zona a rischio idrogeologico.
Inoltre da una recente indagine emerge che il 65% delle scuole monitorate è situata in zona a rischio sismico, il 24% in zona a rischio idrogeologico, il 7% in zona a rischio industriale, il 5% a rischio vulcanico, il 14% in zona a elevato inquinamento acustico; il 2% presenta amianto e radon.
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