Attualità

I Dsga chiedono la carriera dirigenziale: manifestazione a Roma il 17 settembre

Valorizzazione e riconoscimento della figura del Direttore SGA. Sono questi gli obiettivi della manifestazione di protesta che il MOVIMENTO NAZIONALE DIRETTORI SGA (Servizi generali e amministrativi) ed AIDA SCUOLE (Associazione Italiana Direttori Amministrativi) hanno promosso per il prossimo 17 settembre a Roma in viale Trastevere 76/a.

La manifestazione è finalizzata alla sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica circa la necessità di giungere finalmente ad una piena valorizzazione giuridica ed economica del Direttore SGA, figura centrale per il buon funzionamento delle scuole ma spesso dimenticata, anche perché poco conosciuta, dalle istituzioni, financo nelle mere dichiarazioni dei suoi rappresentanti.

Situazione questa non più tollerabile se si pensa che senza il Direttore SGA le istituzioni scolastiche rischierebbero la paralisi, dato che tale figura svolge numerose, complesse ed essenziali funzioni. Infatti, il Direttore SGA (nella gerarchia scolastica subordinato soltanto al Dirigente scolastico) predispone e formalizza gli atti amministrativi e contabili, tra cui anche il bilancio di previsione e il conto consuntivo, ricopre il ruolo di funzionario delegato ed è consegnatario di tutti i beni mobili della scuola di cui è diretto responsabile, oltre a dirigere il personale ATA (assistenti amministrativi e collaboratori scolastici), posto alla sue dirette dipendenze, anche se a tutt’oggi è paradossalmente inquadrato nella medesima categoria.

Data la complessità delle sue funzioni, per ricoprire tale ruolo, come richiesto anche dal bando di concorso del 2018, occorre la laurea in Giurisprudenza, in Economia, in Scienze politiche o equipollenti.
“È il momento di porre fine alla mortificazione economica, giuridica e contrattuale del ruolo del Direttore SGA, dichiara Alberico Sorrentino -Presidente del Movimento Nazionale Direttori SGA, continueremo la nostra battaglia senza sosta e su tutti i tavoli fin quando Ministero, politica e sindacati non ci ascolteranno. Il tempo del silenzio è finito”.

Nello specifico i Direttori chiedono:
– L’istituzione della carriera dirigenziale e la conseguente uscita dall’area professionale del personale ATA;
– L’equiparazione immediata all’analoga figura del Direttore Amministrativo delle Accademie e dei conservatori;
– L’indennità di direzione quota base raddoppiata;
– L’indennità variabile incrementata di almeno il 50% e determinata sulla base delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche già disponibili per i dirigenti scolastici e liquidata mensilmente, sganciandola così dal MOF;
– La riduzione del vincolo quinquennale a 3 anni, così come disposto per i docenti;
– L’attivazione del Coordinatore d’Area (Area C), già prevista dai precedenti CCNL;
– Una riforma del reclutamento del personale scolastico.

Redazione

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