I DSGA, i direttori dei servizi amministrativi, sono in subbuglio. Da tanti, troppi, anni si attende il concorso (l’ultimo è stato realizzato nel 2003). Allo stato attuale, però, tutto tace e l’ipotesi di un nuovo anno scolastico senza direttori delle segreterie amministrative non è campata in aria, anzi, così come già segnalato da La Tecnica della Scuola nella scorsa settimana.
I posti vacanti per Dsga sono circa 1.700 e dal primo settembre 2018 arriveranno a circa 2.400 (il 30% dell’intero organico).
L’idea di un concorso, però, non piace molto ai Facenti Funzione, cioè al personale Ata che in questi anni è stato utilizzato come direttori delle varie segreterie didattiche.
A La Tecnica della Scuola, interviene Barbara Magistri, Coordinatrice del Gruppo dei Facenti Funzione: “Già quest’anno scolastico gli Uffici Scolastici hanno dovuto procedere a “interpelli nazionali” con i risultati che si possono prevedere. Il rischio è enorme. Non si pensa a stabilizzare chi lo fa per almeno due decenni e in caso di rinuncia, è impensabile costringere il personale di ruolo a reggenza per la quale non “è prevista retribuzione” è impensabile”. Per Magistri è ora che il Miur faccia qualcosa perché “la figura del DSGA è essenziale per il funzionamento della scuola”.
I Facenti Funzione, però, non sono d’accordo con un concorso uguale per tutti: “Sarebbe giusto attivarsi per una procedura riservata concorsuale per chi da decenni si adopera per mandare avanti le scuole con tutte le difficoltà legate ai numerosi adempimenti che aumentano in maniera esponenziale, non ultimi le attivazioni dei progetti Pon che prevedono tempi di attuazione strettissimi. Siamo pronti a farci sentire, in tutte le sedi”.
In qualsiasi istituzione scolastica è presente il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
Si tratta della figura di direzione più importante e con le maggiori responsabilità dopo il Dirigente Scolastico. Come si può leggere anche nella Tabella A del CCNL 29/11/2007 il profilo del DSGA rientra nell’Area D del personale ATA.
Le sue attività sono principalmente di tipo amministrativo, contabile e direttivo.
Il DSGA è tenuto a svolgere 36 ore settimanali, da gestire con autonomia e flessibilità durante la settimana lavorativa, con una retribuzione base, escludendo indennità, retribuzioni accessorie e anzianità, è di 1.853,23 €.
Per diventare DSGA tramite concorso, bisogna avere uno di questi titoli di studio:
– Laurea in Giurisprudenza,
– Laurea in Scienze politiche, sociali o amministrative;
– Laurea in Economia e commercio;
– Diploma di Laurea specialistica (LS 22, 64, 71, 84, 90 e 91) o Laurea Magistrale (LM) corrispondente a quelle specialistiche (ai sensi della tabella allegata al DI 9 luglio 2009).
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