Il nostro sondaggio sulle modalità di utilizzo dei fondi del PNRR sta suscitando commenti e reazioni molto vivaci.
Molti di coloro che intervengono sottolineano che – a loro parere – i fondi andrebbero utilizzati per aumentare decorosamente gli stipendi del personale e dei docenti in modo particolare.
Abbiamo però già chiarito in diverse circostanze che le norme dell’Unione europee sono piuttosto precise in proposito.
I fondi del PNRR non sono strutturali, ma rappresentano un finanziamento “una tantum” erogato dall’Europa per aiutare i Paesi dell’Unione a superare la crisi legata alla pandemia.
Per interventi stabili e duraturi nel tempo, gli Stati (e quindi anche l’Italia) dovranno invece fare leva su risorse proprie.
Si è parlato per esempio in questi mesi anche di usare i fondi del PNRR per favorire la diffusione del tempo pieno, ma è bene chiarire che con i fondi europei si potranno adeguare gli spazi scolastici, realizzare mense o acquistare scuolabus ma l’aumento degli organici dovrà essere fatto con risorse ricavate dal bilancio dello Stato.
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