La recente aggressione da parte di un genitore ai danni di un docente presso l’istituto comprensivo “Abba-Alighieri” di Palermo ha sconvolto l’intera comunità scolastica siciliana e non.
I genitori dell’Istituto scolastico, così come segnala La Repubblica, chiedono scusa e rilanciano una nuova fase di collaborazione tra scuola e famiglia”
“Abbiamo sentito l’esigenza di scrivere questa lettera aperta considerato il susseguirsi degli eventi incresciosi accaduti in quest’ultimo periodo, che purtroppo hanno visto protagonista anche il nostro istituto”.
Mamme e papà dei mille alunni di scuola dell’infanzia, primaria e media di via Ruggero Marturano esprimono solidarietà al corpo docente per gli atti subiti”.
E ammettono che occorre “partire dalla consapevolezza che i genitori devono mettersi in discussione”. Cioè fare quel “passo indietro”, per lasciare i nostri figli liberi di vivere e sbagliare, permettendo loro di confrontarsi con l’opportunità di crescita che ogni ostacolo contiene. Oggi infatti siamo passati – confessano – da un estremo all’altro. Da un mondo in cui la scuola era intoccabile e gli insegnanti avevano ragione a prescindere, a un mondo in cui noi genitori tentiamo di difendere i nostri figli da chiunque cerchi di metterli in crisi – compresi gli insegnanti – da qualunque difficoltà, dimenticando che gli “ostacoli” e i
“no”, invece, sono strumenti indispensabili per diventare adulti”.
La prossima settimana al comprensivo dell’Acquasanta si recheranno il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Luisa Altomonte, e il provveditore agli studi Marco Anello. E venerdì docenti e genitori daranno vita ad un flash mob per esprimere solidarietà al prof aggredito.
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