Facebook? È per i vecchi. Questa sembra essere la tendenza dei giovani secondo un sondaggio interno all’azienda, ripreso poi dal Wall Street Journal e diffuso dal New York Times che li ha pure analizzati.
Ma non solo, sembra proprio che negli Stati Uniti da anni Facebook stia perdendo giovani utenti, soppiantato dall’immagine ipersatura e frenetica di TikTok, la furia di Twitter e l’estetica di Instagram, anche se Facebook continua a essere un luogo rilassato per parlare con gli amici, amato dunque da chi più giovane non è.
In altri termini Facebook non è riuscito a cambiare e dunque risulta “una specie di album personale e una sorta di diario di vita che non si vuole smettere di avere”, adatto per una fascia di età matura. Un “luogo tranquillo dove i suoi fedeli sono molto fedeli” e la sua stessa “natura di ‘tavolo’ crea dibattiti probabilmente impossibili in altre reti più votate alla velocità e all’immagine”. Un luogo dove una generazione ormai di “vecchi”, come dice con candore il ragazzino undicenne, s’è formata e non riesce a distaccarsi.
“Di fronte al rumore di Twitter, alle danze di TikTok e all’estetismo di Instagram, il network creato da Mark Zuckerberg 18 anni fa resta la resistenza di pochi che vogliono chiacchierare con gli amici, con tempo e con calma”, un mezzo lento nell’era della comunicazione social veloce
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