La ricerca, scrive La Stampa, condotta dall’American Psychological Association, ha sondato oltre mille adolescenti e duemila adulti.
Preoccupanti gli esiti: il 27% dei giovani ha risposto di avvertire “stress estremo” durante l’anno scolastico, contro il 20% degli adulti nello stesso periodo lavorativo. Il numero scende al 13% durante i mesi estivi, ma il 34% si aspetta di vedere aumentare il proprio livello di tensione nel corso del prossimo anno.
Le cause sono identificate soprattutto nella scuola, il lavoro, la famiglia e gli amici, con particolare riferimento agli ultimi due anni di liceo, perché ci si deve preparare all’università e ottenere i voti alti per l’accesso ai migliori atenei.
Il 40% dei ragazzi soffre di irritabilità o rabbia, il 36% di nervosismo e ansia, il 33% di depressione e tristezza, ma anche di dormire meno e mangiare male.
Grave anche il fatto che giovani e genitori non sanno bene come affrontare l’emergenza, cosicchè molti scelgono semplicemente di guardare più televisione o immergersi nei videogiochi. Il 40% sceglie questa soluzione, contro il 37% che va a praticare qualche attività fisica.
Gli errori commessi nella gestione dello stress, e spesso l’incapacità dei genitori di intervenire per mitigarlo, finiscono per peggiorarne gli effetti. Da qui nascono anche reazioni estreme, come quelle dei ragazzi che si tolgono la vita. E’ essenziale quindi individuare presto le situazioni più complicate, e intervenire con aiuto professionale.