Ciò malgrado, anche se si dichiarino contrari ad alcune posizioni ecclesiastiche troppo rigide in materia di sessualità, non per questo i giovani italiani si dicono meno fedeli alla Chiesa. Anzi, a sorpresa, in maggioranza, affermano di essere “molto credenti” (42%) o “abbastanza credenti” (24%), per un totale pari al 66% di `fedeli`. I non praticanti, però, sono il 76%. Nonostante ciò, però, i giovani sostengono che la loro fede sia ancora viva e quando si chiede loro di definire in una scala da 1 a 10 quanto sia forte il loro credo, rispondono dandosi un voto che va da 8 a 10. La fede, dunque, per loro, è slegata dalla pratica. E non solo: è anche indipendente dalle posizioni del Vaticano in materia di sesso, anticoncezionali, omosessualità e divorzio.
La maggior parte dei ragazzi, inoltre, dichiara che il divieto al sesso prematrimoniale sia ampiamente superato nella concezione comune. La visione del sesso volto alla sola procreazione viene ritenuta “anacronistica”, “incommentabile”, “sbagliata”. La contrarietà della Chiesa ad usare il preservativo è considerata molto dannosa per la diffusione dell`HIV. Le posizioni nei confronti del divorzio sono state definite “incomprensibili”.
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