I giovani cinesi, ventenni e trentenni, esauriti dalla stressante vita delle città, hanno scoperto l’esistenza quasi monastica delle strutture per anziani, dove per circa 78 euro al mese, alloggiano, facendo perfino meditazioni in pieno relax.
Al contrario dei cosiddetti bamboccioni italiani, che rimangono a casa coi genitori fin oltre i trent’anni, i giovani cinesi “aspirano a farsi vecchi prima possibile: a ritirarsi in ospizio, appagati da una vita semplice, quasi monastica”.
Il Domani, in una inchiesta, descrive una realtà sorprendete in una nazione dalla quale ci si aspettava invece il contrario, cioè giovani attivi e combattivi, in perenne competizione fra loro per sfondare, dalla scuola, all’università, al lavoro e invece.
E invece, cercano questi luoghi per andare a letto prestissimo e svegliarsi altrettanto presto, in residenze per anziani dove ventenni e trentenni in pieno esaurimento da vita metropolitana scelgono per qualche settimana almeno, ma potendo anche più a lungo di risiedere in pace.
Bassi i prezzi in queste residenze dove dimenticano per un po’ quella vita frenetica ed estremamente competitiva che andava avanti perfino a scuola e perfino nelle università.
In questi ritiri, racconta Il Domani, “le mattine cominciano con un caffè al bar, poi gli esercizi fisici nel cortile comune, e una sessione di meditazione in collina. I pomeriggi sono più attivi: ci si dedica all’orto, si pesca nel fiume, si comincia a preparare la cena nella cucina comune. La sera è il momento del relax insieme agli altri: si beve qualcosa, si gioca a mahjong, un pochino si canta in improvvisati Karaoke, soprattutto si chiacchiera tranquillamente”.
Sembra dunque che per i giovani cinese lavorare o studiare duramente non basti più; benessere, riuscita e successo non sono garantiti e allora la ricerca del benessere fisico, cosicché oggi la parola d’ordine tra i giovani è “lasciare che tutto marcisca”, “che vada tutto in malora, io mi ritiro”.
Insomma, la Cina, dove tutto è stato velocissimo e dove in pochi anni è sopravvenuto un benessere inatteso, ha visto pure entrare improvvisamente tutti i mali che pensavamo nelle società occidentali: una popolazione sempre più anziana, vecchiaie sempre più lunghe e difficili; sistema pensionistico che si avvia a essere riformato con l’innalzamento graduale dell’età di accesso; quarantenni divenuti generazione-sandwich, schiacciati cioè tra l’accudimento dei genitori e quello dei figli piccoli; ventenni e trentenni a contemplare i sogni traditi delle loro generazioni”.
Da qui la fuga, anche per qualche mese, in un ospizio per giovani, dove scelgono di ritardare il più possibile il matrimonio, e spesso di non avere figli.
In rete diversi account di giovani blogger cinesi condividono esperienze di trasferimento in strutture per anziani dotate di palestra, piscina, biliardo, wi-fi gratuito: tutti servizi introdotti per farle diventare “case di riposo in cui anche i giovani vorrebbero vivere”.