Tra le più grandi angosce dei giovani italiani, secondo l’indagine “Diritti inascoltati, realizzata da Telefono Azzurro con Doxakids, in occasione del ventiseiesimo anniversario della Giornata peri diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre, c’è l’incertezza del futuro: non trovare lavoro e non avere successo nel futuro, accompagnate dal terrore di non essere al riparo dalle aggressioni nelle relazioni di tutti i giorni.
A rispondere alla ricerca sono stati 600 ragazzi tra i 12 e i 18 anni e 600 genitori.
Entrando nel dettaglio alla domanda quali sono le tue più grandi paure per il futuro i ragazzi intervistati hanno risposto in maggioranza: “di non trovare lavoro” (37%), “di non avere successo nella vita” (29%), “di non completare gli studi” (16%), “di non riuscire a farsi una famiglia” (10%).
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Una visione cupa del futuro a cui si accompagna una grande paura di essere vittima di violenze: 1 su 5 teme di “essere aggredito a scuola” (20%), il 28% teme di “finire in un brutto giro di amicizie”, mentre il 14% di “trovarsi in pericolo per qualcosa che succede online”.
«Molte delle sicurezze che si ritenevano acquisite non ci sono più. Alle paure per gli orrori degli attentati che coinvolgono l’intera società, si aggiungono paure legate al quotidiano, intimamente vissute dai ragazzi, spesso in solitudine». Lo dicono a Telefono Azzurro
Infatti alla domanda “Nella scuola che sogni ci dovrebbe essere…”1 ragazzo su 2 ha infatti risposto
“maggiore orientamento al mondo del lavoro” (53%)
“più tecnologia” (51%),
4 su 10 (42%) chiedono “più protezione da violenza e bullismo”, che sta diventando un vero e proprio incubo degli adolescenti che ne sono vittima nell’80% dei casi proprio fra i banchi di scuola.
Alla domanda su “quali sono i diritti violati in Italia” gli intervistati hanno proseguito sulla falsa riga delle risposte precedenti: 4 su 10 (42%) hanno indicato “avere uguali possibilità per ricchi e poveri”, 1 su 3 (33%) il “diritto ad essere protetti da violenze e abusi”.
Di grande interesse anche la risposta “Diritto a non essere discriminati per la propria nazionalità” (27%), segno che i giovani italiani sono molto attenti a questo tema.
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