Venerdì scorso 5 maggio si è svolta la Notte nazionale del liceo classico. Per l’occasione avevamo fatto uno speciale sugli eventi organizzati dall’istituto Umberto I di Palermo.
Tra gli incontri, uno ha suscitato una grande partecipazione da parte di tutta la popolazione scolastica, quello con l’attore di Mare Fuori, Vincenzo Ferrera, che nella serie interpreta l’educatore Beppe, colui che con passione e pazienza prova a costruire un futuro migliore ai detenuti del carcere minorile.
L’attore si è donato al lungo al pubblico di ascoltatori formato da studenti e da tutto il personale della scuola. Si è parlato dell’influenza della preparazione classica nel mondo del lavoro e, in particolare, in quello cinematografico, ma anche dell’importanza di sapere essere grati. Ferrara ha anche risposto a qualche domanda sul suo rapporto con il resto del cast. E alla fine, tutti insieme hanno cantato la colonna sonora della serie TV, un vero e proprio inno.
A tal proposito, abbiamo ascoltato alcune studentesse del liceo che hanno dato la loro opinione sull’evento.
Giulia Staiano della V A ha affermato: “Spesso noi ragazzi tendiamo a essere proiettati verso il futuro e non capiamo l’importanza di vivere ogni attimo. Il personaggio di Beppe in Mare Fuori invita i ragazzi a vivere sempre il presente, ad assaporare consapevolmente ogni momento, insegna loro a comprendere che ogni processo ha un suo tempo fatto sia di pazienza che di frustrazione. E proprio io ho avuto l’opportunità di chiedere all’attore, durante la notte nazionale del liceo classico, quanto fosse importante secondo lui costruire il nostro futuro partendo da un oggi, un qui e ora. La sua risposta è stata bellissima perché ha sollecitato tutti noi a godere di quello che abbiamo, di vivere ogni momento con piena consapevolezza e con amore, partendo proprio dalla scuola e dall’apprezzare ciò che abbiamo, perché non tutti hanno la possibilità di vivere una vita come la nostra ed essere fortunati di studiare in questo liceo”.
Elena Di Pietra, sempre della stessa classe, ha aggiunto: “Alla notte bianca io e i miei compagni abbiamo messo in scena uno spettacolo dal titolo “Educazione dei giovani: questione risolta?” una sceneggiatura ideata insieme alla professoressa Ada Magno in cui si confrontano di fronte a un tribunale Seneca e Quintiliano con mediatore Cicerone. Al termine dello spettacolo sono intervenuta esprimendo la mia personale opinione sul tema dell’educazione tra i giovani, facendo riferimento alla serie televisiva Mare Fuori per spiegare il mio punto di vista sul ruolo della famiglia e dell’educazione dei ragazzi. Ho preso come esempio due tipi di famiglie, quella camorrista di Carmine (uno dei protagonisti della serie, ndr) dove la madre desidera avviare il figlio alla malavita e quella di U pirucchio (anche lui uno dei protagonisti della serie, ndr) che rappresenta una famiglia benestante e al contrario dell’altra prova a sottrarre il figlio alla malavita. Da questo si evince l’importanza della famiglia nel ruolo educativo che rappresenta la vera e prima scuola, la vera e prima forma di istruzione per un ragazzo”.
E ancora altri studenti ci hanno raccontato le loro impressioni, eccole nel video di seguito.