Spiega Kilian. “Ho voluto offrire uno sguardo libero e indipendente perché i ragazzi non hanno nessuna colpa della crisi, ma sono i più colpiti”. In questi scatti realizzati nel corso del suo soggiorno italiano, i volti che raccontano di precarietà e mancanza di futuro, ma anche di preparazione e voglia di riscatto, iniziando dallo studio della lingua tedesca
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