L’Italia è il paese con il maggior numero di siti della lista del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e così a Roma è stato creato il comitato Giovani della Commissione Nazionale per l’Unesco proprio con l’intento di mobilitare le energie giovani del paese per tutelare la cultura.
“E’ un gruppo di oltre 200 giovani fra i 20 e i 35 anni che in tutte le regioni d’Italia si sono organizzati in gruppi locali. Oggi firmeremo due protocolli d’intesa importanti, uno con il ministero dell’istruzione e l’altro con Confcommercio giovani imprenditori. Quello che vogliamo fare… è proprio ipotizzare nuovi modelli gestionali e anche di investimenti a sostegno di progetti che guardano al futuro”.
Si tratta di lavorare nelle scuole, promuovere il patrimonio e le start up culturali e turistiche, insomma costruire una rete sul territorio che coinvolga quanti più attori possibile, le istituzioni ma anche imprese, società civile, cittadini pronti a finanziare progetti, conservazione e restauri, coinvolgendo quanto più possibile il settore privato.
Il presidente della commissione nazionale per l’Unesco: “Non è necessario pensare soltanto a situazioni particolari di pericolo o di disastro. La normale amministrazione richiede – soprattutto in una fase di crisi come è quella attuale da parte della pubblica amministrazione – un supporto dei privati”.
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Intanto, per il ministro della Cultura Dario Franceschini, questa è una iniziativa importante proprio perché parte dai giovani: “Possono decidere le modalità in cui vivere la vita in modo più dinamico attraverso l’offerta culturale, possono impegnarsi per tutelare il patrimonio culturale, e i giovani dell’Unesco mi pare abbiano proprio questa intenzione”.