Secondo l’Osservatorio “Generazione Proteo” della Link Campus University, i ragazzi di oggi sono moderni, attenti all’ambiente, contro ogni forma di discriminazione sessuale e capaci di dedicarsi caparbiamente al prossimo, facendo volontariato. Il dato riguarda un campione di oltre 20mila studenti italiani, fra i 17 e i 19 anni.
Ma sono pure interessati alla politica abbastanza (30,3%) e molto (8,8%) e considerano il voto un dovere civico (79,4%) e infatti sono andati a votare in massa (80,9%), pur non sentendosi rappresentati da alcun partito o movimento politico (42,7%).
Ai politici chiedono onestà (26,9%) e competenza (24,3%) e considerano il lavoro (27,3%) come un diritto; il 24,9% degli intervistati ritiene che un buon cittadino è colui che non discrimina per etnia, religione od orientamento sessuale, mentre il 38% dichiara di fare volontariato e il 30,5% dice che lo farebbe con molto piacere.
Il 21% sostiene che il loro uso consenta una maggiore informazione, ma il 18,9% ritiene invece che sia veicolo di messaggi preconfezionati privi di approfondimento o addirittura alimenti un clima di odio (13,8%).
Sono abbastanza soddisfatti della propria vita (63,5%), rispetto al cui corso si sentono fiduciosi (40,2%), ma al futuro preferiscono il passato (46,3%) se potessero usare la macchina del tempo.
Il 34,5% afferma che discriminare vuol dire non rispettare l’etnia o la provenienza geografica dell’altro (34,5%), non rispettare l’individuale orientamento sessuale (33,4%) o l’altrui credo religioso (7%). E infatti il 39% dei ragazzi pensa che la presenza di studenti stranieri in classe incoraggi la conoscenza di culture e tradizioni diverse, mentre per il 35,9% non ha alcuna conseguenza. Il 43,5% inoltre sostiene che le coppie omosessuali debbano avere gli stessi diritti di quelle etero, ad eccezione del diritto di adottare figli: il 32,1% si dichiara contrario.
dovrebbe preparare al mondo del lavoro (26,7%), essere un luogo dove discutere di attualità (30,5%), ma queste aspirazioni cozzano da programmi ministeriali troppo rigidi (39,5%).
E la scuola è uno dei luoghi dove si compie l’odioso fenomeno del bullismo. Vittime principali, secondo Generazione Proteo, i timidi (20,2% del campione) o quelli più deboli fisicamente (20,2%).
Il 32,5% di chi ha subito azioni di tal tipo si sono difesi parlandone con i genitori o gli insegnanti, mentre il 24,5% non ne ha dato peso. Il 16,7% tuttavia ha scelto la strada del silenzio e questo per non peggiorare la situazione o per vergogna. Il 33,6% infine afferma che il cyberbullismo è molto diffuso perché sembra quasi un gioco o perché (32,9%) è molto più facile da praticare rispetto al bullismo. Davanti a un video offensivo diffuso in Rete che riguarda una persona cara, il 46% dice che lo avvertirebbe, mentre il 21,6% che lo segnalerebbe al gestore del social network.
Sogni che vorrebbero realizzare con il proprio lavoro, con la competenza e la responsabilità.
Essere “Cre-attivi” significa avere un sacco di idee (40,4% degli intervistati), fare le cose diverse in modo semplice (31,4%) o cogliere le opportunità (14,5%). Creatività che si sviluppa con la curiosità (37,3%) o coltivando i propri interessi (16,6%). Pittori e musicisti i creativi per eccellenza, secondo gli intervistati. La creatività tuttavia ha dei limiti per i ragazzi intervistati: il 19,8% bolla come puro esibizionismo riprese effettuate per immortalare azioni estreme, anche se il 18% ammette che può rappresentare una sfida con sé stessi e il 17,2% ritiene che il tutto sia finalizzato ad acquisire popolarità. La famiglia resta salda come punto di riferimento.
Una buona famiglia, secondo gli intervistati, è quella capace di insegnare valori (35,4%), essere vicina nelle difficoltà (23%) o ancora dare sicurezza (9,8%).
Il 26,8% di Generazione Proteo si sente minacciato dalla criminalità e il 25,4% dal terrorismo, i cui attacchi provocano rabbia e impotenza, ma, a sorpresa, il 21,1% afferma che la minaccia più pericolosa è quella legata alle problematiche ambientali. Ambientalisti, dunque, ma non solo.
I ragazzi intervistati chiedono pari opportunità (23,4%) perché questo è l’unico modo per costruire una società giusta. Sono inoltre contrari alla pena di morte (41,4%) per il fatto che nessuno può privare altri della vita. Il 34,5% ne è invece favorevole, in particolare per reati come la pedofilia (29,1%), gli omicidi (24,8%) o la violenza sessuale (21,6%).
Quali le cause? La colpa per 26,6% è attribuibile al fatto che molti uomini non accettano donne emancipate, mentre il 12% ritiene che responsabili siano i genitori incapaci di educare i propri figli.
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