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I giovani stranieri hanno pochi amici

Gli adolescenti stranieri hanno meno amici rispetto ai loro coetanei italiani. Lo dice la ricerca “Essere ragazze e ragazzi in Toscana”, promossa dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, che il Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza (le cui attività sono gestite dall’Istituto degli Innocenti) ha realizzato nella seconda metà del 2015. Sono stati a tal fine intervistati oltre 10mila preadolescenti e adolescenti con il coinvolgimento di circa 250 scuole tra secondarie di primo e secondo grado.

Nello specifico, il 6% degli adolescenti stranieri dichiara di non avere alcun amico (gli adolescenti nati in Italia che non hanno amici sono l’1,3%), lasciando intravedere, specie per i più grandi, una maggiore difficoltà di inserimento e un lavoro ancora da svolgere per assicurare una più completa inclusione nelle diverse sfere. Ad ogni modo, che siano diversi amici, pochi o anche uno solo, tutti i ragazzi (con una percentuale pari al 95%) dichiarano di essere ampiamente soddisfatti di questi rapporti.

Per quanto riguarda le relazioni familiari, gli studenti intervistati si dichiarano complessivamente soddisfatti, con un lieve peggioramento per gli adolescenti, ma che comunque hanno in larga parte (intorno al 90%) un rapporto positivo con i genitori. Quando vivono delle preoccupazioni importanti, i ragazzi toscani parlano più volentieri con la madre che con il padre. Questo è vero soprattutto per le ragazze che trovano difficile parlare di alcune questioni con il padre nel 48% dei casi contro il 29% dei ragazzi.

Per quanto riguarda la fiducia nelle istituzioni, scrive Il Redattore Sociale, si riscontra un clima generale di sfiducia, accentuato nelle fasce adolescenziali e tra gli adolescenti nati all’estero. Questi ultimi, infatti, su tutti gli aspetti si mostrano più critici dei ragazzi nati in Italia.

Pasquale Almirante

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