Lo scampato pericolo per il mancato rifacimento di Governo, seguito dell’esito dell’urna per il rinnovo delle giunte regionali, non salva il M5S dall’autoanalisi. Che ben presto sfocia nell’autocritica. Nella serata di giovedì 24 settembre si è infatti svolta l’assemblea dei gruppi parlamentari “grillini”, alla presenza del capo politico Vito Crimi.
Al termine del confronto, durante il quale non sono mancate accuse velenose tra più parti per le percentuali sempre più basse di italiani che credono nella politica del M5S, sono tre i percorsi ipotizzati da attuare: individuare un nuovo capo politico unico da votare subito in rete, una leadership collegiale sempre votabile al più presto sulla piattaforma Rousseau e un percorso che porterà a quel Congresso chiesto da tempo da un folto gruppo di parlamentari.
“La stessa veemenza con cui dibattiamo tra di noi usiamola per parlare di come dovremmo spendere i 209 miliardi del Recovery fund”, ha comunque tenuto a dire Crimi che lunedì 28 vedrà prima i rappresentanti regionali del M5S e poi la squadra di governo.
Pure il presidente della Camera Roberto Fico, che in mattinata aveva chiesto lo stop delle “battaglie intestine” ha ammesso che i “problemi del M5S derivino da un verticismo troppo spinto”.
Mentre ha fatto discutere la decisione di avviare il procedimento disciplinare nei confronti degli eletti che hanno fatto campagna per il No al referendum, in diversi hanno richiesto di mutare le strutture sul territorio. Altri hanno rivendicato maggiore trasparenza.
Anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina non nasconde il momento difficile: all’uscita dall’assemblea dei gruppi ha ammesso che quello che il movimento sta vivendo “è un percorso complesso: è normale sia così”, dice la titolare del Mi.
“Il M5S è da ricostruire, i temi sono la cosa fondamentale e la scuola chiaramente ne farà parte”, taglia corto Lucia Azzolina.
Significative erano state anche le parole del viceministro al ministero dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni, che su facebook ha scritto: “Oggi è il primo giorno di scuola materna di Gabriele…Mi spiace molto non essere lì a condividerlo… Mi domando spesso se ciò che sto facendo sia giusto, se le mie tante assenze di persona da papà siano giuste nei confronti della “cosa” più bella che il Signore mi ha donato”.
Buffagni ha quindi parlato del M5S. “Io continuo la mia lotta, anche se spesso è sfiancante e demotivante: l’inadeguatezza di certe scelte, di talune persone, e dei toni nel Movimento 5 Stelle è alla base della situazione che stiamo affrontando. Spero finiremo di fare gli struzzi, capendo nei modi e nelle sedi giuste come cambiare, cacciando anche “i mercanti dal tempio”, ha concluso il viceministro.
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