È duro il giudizio dei deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura dopo aver ascoltato l’audizione del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. “Per il ministro Giannini il problema dei contributi volontari, diventati troppo spesso sostanzialmente obbligatori, si risolverebbe con una circolare, le classi pollaio sarebbero un fenomeno circoscritto, i ritardi nelle assunzioni dei precari a inizio anno ammonterebbero a pochi casi e i Quota 96 sarebbero un incidente increscioso, senza responsabili e soluzione. Abbiamo assistito a un tentativo di arrampicata sugli specchi imbarazzante e se queste sono le premesse alla Buona Scuola, il mondo dell’istruzione riceverà presto una brutta sorpresa”, tuonano i ‘grillini’.
“Se i temi in questione non fossero molto seri, certe affermazioni fantasiose meriterebbero lo scherno. Il ministro ha avuto il ‘coraggio’ di dire che quest’anno le scuole sono pulite e che i lavoratori ex Lsu avrebbero acquisito professionalità che potrebbero spendere anche nelle aziende edili. Ancora, Giannini ha parlato di un miliardo di euro in arrivo per la scuola, ma non chiarisce se si tratta dello stesso miliardo che, secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore, il Miur dovrebbe tagliare al suo budget”, concludono i deputati del Movimento 5 Stelle.
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