I lettori ci scrivono

I lavoratori della scuola non sono assenteisti!

Il PSI esprime perplessità sul cosiddetto disegno di legge concretezza, in questi giorni all’esame della Commissione lavoro della Camera dei Deputati e già approvato dal Senato.

Il ddl prevede, tra le altre cose, “ai fini della verifica dell’osservanza dell’orario di lavoro”, l’identificazione biometrica e la videosorveglianza dei Dirigenti Scolastici, del personale docente ed educativo del Ministero dell’Istruzione, secondo modalità stabilite con decreto del Ministro.

Se in Italia esiste una categoria in cui l’assenteismo è quasi totalmente bandito è proprio quella del personale della scuola.

Come riportano le statistiche negli ultimi anni in Italia la percentuale degli assenteisti, tra gli oltre 900.000 dipendenti dell’Istruzione pubblica, si aggira intorno allo 0,001%.
I docenti ed il personale scolastico tutto, oltre ad essere enormemente responsabili, sono anche i più controllati dell’intero apparato pubblico. Anche le assenze per malattia del personale scolastico risultano essere la metà di quelle degli altri dipendenti pubblici.

E’ quindi di tutta evidenza l’inutilità di tale norma

La domanda quindi che noi del PSI ci poniamo è sulle reali ragioni per cui tale norma sia stata proposta e già in parte approvata.

In passato, molte volte e molti Ministri hanno dimostrato un’ingiustificata ed ingiustificabile diffidenza nei confronti dei docenti e del personale scolastico.

Inoltre, considerando che sono decine di migliaia gli Istituti scolastici italiani, la realizzazioni di quanto riportato dal ddl comporterebbe una spesa notevole per le scuole, quindi per lo Stato, e un affare milionario per le imprese che riusciranno ad accaparrarsi le commesse.

Il PSI è convinto dell’importanza del sistema di istruzione pubblico, reale strumento in grado di dare pari opportunità ai cittadini.

Il personale che lavora nell’Istruzione pubblica dovrebbe essere valorizzato dallo Stato, non solo attraverso una necessaria equiparazione degli stipendi a quelli europei, ma anche attraverso il ripristino di un sistema democratico dell’insegnamento da anni abbandonato a vantaggio di un dirigismo aziendalista che tenta di sedare ogni spinta creativa burocratizzandola.

La politica nei confronti dell’Istruzione pubblica dovrebbe dimostrare fiducia, dare sostegno, non annichilirne l’efficacia.

In questo noi socialisti crediamo,per questo noi del PSI ci battiamo.

 

Luca Fantò – Referente nazionale PSI scuola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Paolo Sorrentino: “I ragazzi di oggi sono migliori, sono estremamente intelligenti e colti”

Il regista napoletano Paolo Sorrentino, che ha diretto il film "Parthenope", al momento nelle sale…

04/11/2024

Cos’è l’ascolto attivo scuola? Come stimolare il cervello degli studenti? Il webinar della Tecnica della Scuola

L'ascolto attivo a scuola è una pratica che incoraggia gli studenti a partecipare in modo…

04/11/2024

Legge di bilancio 2025, gli emendamenti proposti dalla Flc Cgil: carta docente, percorsi abilitanti, idonei 2020 e 2023

La legge di bilancio 2025 non piace ai sindacati. Lo scorso 31 ottobre la Flc…

04/11/2024

Alunna 16enne minaccia di buttarsi dal cornicione di un palazzo vicino la scuola: docente la riconosce e corre salvarla

Attimi di panico in un paese in provincia di Frosinone: oggi, 4 novembre, prima dell'inizio…

04/11/2024

Intelligenza artificiale scuola, in Lombardia prime linee guida per docenti. Valditara: “Tema che mi sta a cuore”

La Lombardia è la prima regione italiana che ha messo a punto delle linee guida…

04/11/2024