I libri di testo vanno scelti per gli alunni, non per le case editrici

Uno degli adempimenti fondamentali della funzione docente è la scelta dei libri di testo che solitamente avviene attraverso due passaggi: quello dei dipartimenti disciplinari e quello del collegio dei docenti.

I libri di testo rappresentano lo strumento, il mezzo, il canale mediante i quali lo studente apprende, elabora e fa sue le conoscenze acquisite per poi trasformarle in competenze con l’ausilio dei compiti di realtà.

Oggi, tutti i docenti sanno che le metodologie didattiche si basano sull’accertamento delle competenze che sono il risultato di due combinazioni: le conoscenze, cioè i saperi e le abilità, ossia ciò che l’alunno sa fare. La scelta dei libri di testo rappresenta un momento importante della vita scolastica, perché un buon libro di testo ha la missione di facilitare, di mediare, di rapportare lo scambio delle informazioni e quindi la trasmissione delle conoscenze tra l’alunno e l’insegnante.

I libri di testo che si utilizzano nelle scuole non sono ormai più quei ponderosi volumi zeppi di informazioni e privi di immagini sui quali si sono formate intere generazioni di studenti ora adulti, ma sono strutturati secondo precise indicazioni ministeriali che vengono incontro alle esigenze degli alunni e ne facilitano il processo di apprendimento.

Sono infatti chiari, puntuali, puntano sulle informazioni essenziali, agevolano la comprensione e mettono l’alunno nelle condizioni di acquisire un buon metodo di studio. I libri di testo, quindi devono essere scelti tenendo conto delle esigenze didattiche degli alunni e non delle case editrici, le quali in prossimità delle riunioni dipartimentali e dei collegi docenti forniscono agli insegnanti una pila di copie gratuite di testi da visionare.

Sta alla competenza professionale di ciascun docente scegliere il libro di testo che maggiormente risponde alle richieste dell’utenza finale che sono gli alunni. Solo così si può costruire una scuola che facilita l’apprendimento, viene incontro alle famiglie e forgia alunni che imparano con l’obiettivo di rendere spendibili nella vita tutto quello che la scuola è riuscita a fare.

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