La norma di riferimento riguardante il rischio radon è il D. Lgs. 241 del 26 maggio 2000. Tale Decreto è il recepimento della Direttiva 96/29/EURATOM che modifica e integra il d. Lgs. 230/95 in materia di protezione dei lavoratori dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Il decreto prima di tutto identifica le situazioni lavorative nelle quali si può verificare il rischio da radon.
Ai fini del rischio da radon si prendono in considerazione:
• le attività lavorative svolte in luoghi di lavoro in sotterraneo;
• le attività svolte in luoghi di lavoro in superficie, posti in zone ben identificate – aree a rischio radon .
A differenza di altri paesi europei, l’Italia non ha ancora adottato norme particolari per i livelli di radon nelle abitazioni. Il problema radon risulta regolamentato solo nei luoghi di lavoro con i decreti (http://territorio.provincia.ragusa.it/geologia/pages/181/show ):
• Decreto Legislativo n. 230 del 17.03.1995 (Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 2006/117/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti e 2009/71/Euratom, in materia di sicurezza nucleare degli impianti nucleari): stabilisce un livello di riferimento per l’esposizione al radon negli ambienti di lavoro pari a 500 Bq/m3;
• Decreto Legislativo n. 241 del 26.05.2000 (Attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti): stabilisce un livello di riferimento per l’esposizione al radon in ambienti di lavoro pari a 500 Bq/m3 e impone di individuare le attività lavorative a rischio radon e di eseguire i relativi controlli nelle aree che hanno elevata probabilità di alte concentrazioni di radon;
• Decreto Legislativo n. 257 del 09.05.2001 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti): per la prima volta è introdotta la problematica di esposizione alle radiazioni di origine naturale.
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